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Covid, mascherina obbligatoria all'aperto e controlli in porti e aeroporti: verso la stretta in Sicilia

Mascherina obbligatoria anche all'aperto, e non solo quando ci si trova in luoghi particolarmente affollati, e controlli agli ingressi di porti ed aeroporti. Anche la Sicilia sta pensando a nuove misure per evitare un'impennata del contagio da Coronavirus per le prossime festività di Natale.

Il governo Musumeci sta valutando ad alcune restrizioni e definire, così, una nuova ordinanza da emanare nei prossimi giorni. Il numero dei nuovi positivi negli ultimi due giorni è stato  stazionario ma ciò che preoccupa sono da un lato, gli inevitabili assembramenti nelle vie e piazze dello shopping e dall'altro, la movimentazione tra una regione e un'altra con tanti giovani studenti e lavoratori che per le feste ritornano in Sicilia.

Anche lo scorso anno ci furono ordinanze ad hoc. Storiche rimarranno le scene del marzo 2020 quando tantissima gente correva verso le stazioni per salire sui treni con destinazione il Sud prima della chiusura totale del governo Conte. Non siamo in quella situazione, ma la preoccupazione per l'arrivo di tanta gente dalle altre regioni, con più o meno contagi della Sicilia, preoccupa il governo che vorrebbe applicare misure già messe in atto in passato come maggiori controlli.

Per quanto riguarda le mascherine all'aperto, la Sicilia si adeguerebbe ad altre regioni il cui obbligo è già scattato. In alcune città il dispositivo di protezione va indossato sempre in altre soltanto in alcune vie o piazze, come a Torino o a Firenze. Il presidente dell'Anci, Antonio Decaro, ha fatto sapere che i sindaci hanno chiesto al Governo di valutare l'opportunità di rendere obbligatorio l'uso della mascherina all'aperto su tutto il territorio nazionale dal 6 dicembre al 15 gennaio. "Quelli - ha spiegato - sono i giorni del Natale dove per lo shopping, per la voglia giustamente di stare insieme e di fare comunità, nelle nostre città c'è maggiore possibilità di assembramento. Se ci fosse un provvedimento nazionale, come abbiamo spiegato al Governo, sarebbe tanto di guadagnato, perché daremmo un segnale unico a tutto il Paese". In attesa di un eventuale provvedimento da parte del governo nazionale, la Sicilia, così come altre regioni, potrebbero intervenire con ordinanze che prevedono determinate restrizioni nel territorio.

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