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Il Codacons avverte: in Sicilia cresce il numero di truffe con il trading on line

Cresce in Sicilia il numero delle frodi e in particolare ai danni di chi viene indotto a fare piccoli investimenti con il trading on-line. Lo afferma in una nota il Codacons, al cui sportello Sos Truffe in questi giorni sono state diverse segnalazioni di truffe di questo genere.

«Il modus operandi dei criminali - spiega il vice presidente regionale Bruno Messina - è sempre lo stesso: il malcapitato riceve una chiamata da una persona, di solito una donna, che induce il povero truffato a investire inizialmente una piccola somma di danaro (200 o 300 euro). Successivamente la vittima viene ricontattata per mostrarle che l’investimento è andato a buon fine e la si spinge a verificare in piattaforma i guadagni ottenuti con il sistema (gli viene mostrata una somma maggiore di quella da lui versata)».

La mossa serve a suscitare entusiasmo. «A questo punto, dopo la fiducia acquistata dall’investitore - continua Messina - il truffatore chiede alla persona di effettuare un versamento di una somma di una certa entità (3.000 o 4.000 euro) facendo leva sul fatto che si tratta di una somma che il cliente raddoppierà in poche settimane. Tuttavia, dopo tale versamento non si avrà più traccia dei soldi, che verranno rubati dai cyber criminali».

Il Codacons sottolinea che in casi analoghi a questo o in casi differenti, sia preventivamente che dopo essere caduti nel tranello, si potrà contattare lo sportello Sos Truffe, che, attraverso il proprio pool di avvocati e la task force di legali «Tanasi Consumers» aiuterà i siciliani a «prevenire la frode con i consigli adatti a smascherarla prima che si compia, o a recuperare i soldi persi dopo l’inganno».

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