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Anche a Palermo proteste dei precari del Cnr: in 400 rischiano di rimanere senza lavoro

Anche in Sicilia alcuni ricercatori precari del Cnr sono scesi in piazza per protesta contro la mancata stabilizzazione, più volte promessa ma mai attuata. E ora oltre il danno, ci potrebbe anche essere la beffa, visto che 1000 di loro sono stati assunti, ma per 400 potrebbe non esserci nulla da fare e rischiano di rimanere senza lavoro. 

Per questo hanno iniziato l’occupazione della sede nazionale del Cnr (Consiglio Nazionale delle Ricerche), il principale ente pubblico che si occupa di ricerca.

La protesta si svolge nella sede centrale del CNR, a Roma, in piazzale Aldo Moro: di giorno i manifestanti sventolano striscioni sulle scale d’ingresso, di notte presidiano le stanze delle segreterie sindacali, e tra di loro ci sono anche molti siciliani. Nei giorni scorsi, durante un tavolo tecnico, il dirigente generale ha detto che può destinare solo 3 milioni e mezzo di euro per la stabilizzazione e quindi sarebbero stati stabilizzate soltanto 60 unità.

Oggi però anche a Palermo i precari si sono riuniti oggi di fronte a palazzo dei Normanni, in occasione della visita del Ministro della Ricerca e dell'Università, Maria Cristina Messa. 

Il Cnr ha precisato che "mmonta a 13,3 milioni lo stanziamento destinato alla stabilizzazione del personale precario dal Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr) e una cifra analoga è prevista per un nuovo programma di stabilizzazione in via di definizione".

Per quanto riguarda la stabilizzazione del personale precario, il Cnr precisa che intende utilizzare tutte le risorse stanziare per questo obiettivo, ossia circa 3,3 milioni di euro più 10 milioni stanziati nella legge di bilancio. L'ente rileva inoltre che sono 1.400 i lavoratori stabilizzati negli ultimi anni e rende noto che "è in via di definizione un programma di reclutamento selettivo per uno stanziamento di ulteriori 13,3 milioni". Questo stanziamento, prosegue la nota, è "subordinato all'approvazione della legge finanziaria 2022" ed "equivale a 205 idonei nelle liste di stabilizzazione rispetto ai 335 aventi diritto".

Per quanto riguarda i fondi, il Cnr rileva che alla luce dell'ultimo bilancio approvato, del 2020, "il budget complessivo è di 977 milioni di euro, di cui oltre 282 milioni di ricavi propri, per la maggior parte provenienti da progetti di ricerca".
L'ente osserva inoltre che da una recente indagine di confronto con alcuni importanti enti di ricerca a livello europeo "è emerso che la capacità del Cnr di attrarre risorse da fondi di ricerca sia la più alta (circa 30%)", ma che attualmente "appare molto bassa la quota di finanziamento nazionale: il finanziamento dello Stato per ricercatore colloca il CNR all'ultimo posto tra i grandi enti di ricerca internazionali". Questa situazione, conclude la nota, "determina un'incidenza molto alta delle spese di funzionamento correnti sui finanziamenti dello Stato, con effetti negativi sulla sostenibilità economica".

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