In molti paesi europei, nelle ultime settimane, c’è stata una nuova crescita dei contagi da Coronavirus, l'aumento dei ricoveri in terapia intensiva e dei morti. Un peggioramento che ha portato molti esperti a parlare della quarta ondata, dopo le prime tre avvenute nella primavera del 2020, nell’autunno sempre dello stesso anno e nella primavera del 2021. Il governo italiano ha messo a punto una strategia per fronteggiare un'impennata dei contagi e cercare di evitare, così, le misure restrittive introdotte in passato. Si teme, infatti, che le basse temperature, la scelta di luoghi chiusi e gli assembramenti durante le prossime giornate di festa possano far crescere la curva epidemiologica e quindi occorre farsi trovare pronti.
Stato d'emergenza e green pass
A fine dicembre scade lo stato di emergenza e anche la validità del green pass. Entrambi, con molta probabilità, verranno prorogati. Il certificato verde potrebbe essere esteso fino all'estate, mentre per quanto riguarda lo stato di emergenza, sembra certo che l'esecutivo lo proroghi fino al 31 marzo 2022 e, di conseguenza, anche l'intera struttura del Comitato Tecnico Scientifico. Il provvedimento sarebbe atteso già prima di Natale.
Vaccini
Già circa due milioni di cittadini hanno ricevuto la terza dose, per cui si vuole intensificare la somministrazione allargando la categoria in tutta Italia agli over 50. Inoltre, a dicembre, potrebbe essere dato il via libera alla inoculazione del siero anche alla fascia 5-11 anni. Ciò vuol dire tornare ad intensificare la campagna vaccinale e pertanto riaprire gli hub vaccinali per la somministrazione che erano stati chiusi in alcune parti d'Italia.
Mascherina obbligatoria al chiuso
Certamente rimarrà l'obbligo della mascherina al chiuso. E qualora i contagi dovessero riprendere in maniera costante, potrebbe anche essere ripristinata l'obbligatorietà del distanziamento al chiuso anche in alcuni luoghi dove ormai non vige più, quali cinema o teatri.
Zone a colori
Rimarrà il sistema dei "colori", sempre con lo stesso principio. Misure drastiche solo nelle aree in cui la situazione peggiora, imponendo le "zone rosse" in caso di eventuali cluster. Al momento l'Italia resta interamente bianca, ma ci sono delle regioni che tra novembre e dicembre potrebbero passare al "giallo", con le conseguenti misure restrittive.
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