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Covid, la Sicilia è la regione con il tasso di mortalità più alto

Un reparto di terapia intensiva

Continua il calo dell’incidenza settimanale del Covid nella popolazione: negli ultimi 7 giorni è risultata pari a 25 ogni 100.000 residenti, in calo rispetto ai dati del 4 ottobre, pari a 30 ogni 100.000 residenti. La Sicilia è la regione con la mortalità (rapporto tra decessi e popolazione) più elevata (0,85%), seguita da Toscana (0,65%) e Basilicata (0,55%), rispetto a un valore di 0,38% a livello nazionale. È quanto emerge dal report settimanale dell’Alta scuola di economia e management dei sistemi sanitari dell’Università Cattolica (Altems), Facoltà di Economia, campus di Roma.

Per quanto riguarda la letalità (rapporto decessi su positivi) nell’ultima settimana il dato più elevato si registra in Umbria pari a 4,47 x 1.000 e in Puglia pari a 4,22 x 1.000, nonostante siano ben lontani dal valore massimo registrato a marzo; la letalità grezza apparente, a livello nazionale, è pari al 2,20 per 1.000 in leggero aumento rispetto ai dati del 4 ottobre (2,18 x 1.000). Diminuiscono poi i nuovi ingressi settimanali in terapia intensiva. Il valore medio registrato nel contesto italiano è pari a 0,22 x 100.000 ab. in calo rispetto ai dati del 4 ottobre (pari a 0,26). Le regioni che hanno evidenziato più ingressi nel setting assistenziale della terapia intensiva durante l’ultima settimana sono il Friuli-Venezia Giulia (0,42 x 100.000 ab.), la Provincia autonoma di Bolzano (0,37 x 100.000 ab.) e quella di Trento (0,37 x 100.000 ab.).

All’11 ottobre, nota il rapporto Altems, tutte le regioni registrano tassi di saturazione, sia in riferimento ai posti letto di terapia intensiva che di area non critica, al di sotto delle rispettive soglie del 10% e 15%.

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