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Brescia, l'ex vigilessa Laura Ziliani è stata soffocata nel sonno con un cuscino

È stata stordita dai farmaci, ma non uccisa dal composto trovato nel suo corpo. Per il delitto sono in carcere le figlie e il fidanzato di una di loro

Laura Ziliani in una foto tratta dal suo profilo Facebook

Laura Ziliani è stata stordita dai farmaci. Ma non uccisa dal composto di benzodiazepine trovato nel suo corpo. Chi indaga è convinto che l’ex vigilessa bresciana sia stata soffocata con un cuscino mentre dormiva sotto effetto di ansiolitici «potenzialmente idonei a compromettere le capacità di difesa». Ora bisogna vedere quali elementi sul cadavere, a distanza di 140 giorni dal decesso, possono ancora essere trovati a sostegno della tesi del soffocamento.

Per il delitto sono in carcere due figlie della signora e il fidanzato di una di loro. Sono stati fissati per martedì 28 settembre gli interrogatori di garanzia dei tre, Mirto Milani, Silvia e Paola Zani, arrestati venerdì scorso. I tre compariranno davanti al gip Alessandra Sabatucci, che ha firmato l’ordinanza di custodia cautelare su richiesta del pm Caty Bressanelli. Al momento le ragazze sono al carcere bresciano di Verziano, mentre Mirto si trova nell’altro carcere di Brescia, Canton Mombello.

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