Il 30 agosto è una data che segna una nuova fase nella lotta al Coronavirus: la Sicilia torna in zona gialla dopo due mesi. Ma l'Isola è macchiata anche da 4 zone arancioni, come impone l'ultima ordinanza del presidente della Regione Nello Musumeci.
Cosa cambia dunque nella vita di tutti i giorni, tra i siciliani e tra i turisti, nelle città ma anche nelle spiagge ancora affollate in questo ultimo scorcio d'estate?
La novità principale in zona gialla è data dall'obbligo della mascherina anche all’aperto e dal limite dei 4 commensali a tavola al ristorante (a meno che non siano conviventi), anche se su questo punto si aspettano chiarimenti dalle faq del governo. Non c'è il coprifuoco, non ci sono chiusure di negozi o attività, né limitazioni agli spostamenti.
In zona gialla mascherine obbligatorie anche all’aperto
Le mascherine, che in zona bianca sono obbligatorie solo al chiuso, in zona gialla vanno sempre indossate anche all’aperto, ad eccezione dei bambini sotto i sei anni. L'ordinanza di Musumeci del 13 agosto, per la verità aveva già esteso l’obbligo della mascherina anche ai luoghi pubblici all’aperto, ma solo «se si è nel contesto di presenze di più soggetti in luoghi particolarmente affollati». Che succede nelle spiagge? Con il passaggio in zona gialla la mascherina diventa obbligatoria sempre dunque anche in spiaggia. Appare evidente, però, che sarà possibile toglierla per prendere il sole e fare il bagno, ma bisognerà indossarla quando ci si sposta.
Spostamenti e ristoranti in zona gialla
In zona gialla, così come accade in zona bianca, gli spostamenti, compresi quelli tra le regioni sono liberi. Dunque non serve il green pass ed è possibile raggiungere sempre le seconde case. Non c'è coprifuoco, abrogato lo scorso 21 giugno. I ristoranti dunque possono restare aperti sia dentro con l'uso del green pass, che all’aperto senza certificazione verde.
Stadi, teatri, cinema e concerti in zona gialla
In zona gialla non cambiano le regole rispetto alla zona bianca per teatri, cinema, concerti, musei, stadi, palestre, terme, parchi divertimento, sale gioco. In sostanza serve il Green pass per accedere. Restano chiuse le discoteche, come in zona bianca, anche se sono autorizzati i servizi di bar e ristorante. Quel che è vietato è ballare in pista.
I divieti in zona arancione
In zona arancione aumentano i divieti e le limitazioni. In Sicilia riguardano i comuni di Barrafranca (Enna), Niscemi (Caltanissetta), Comiso e Vittoria (Ragusa), come stabilito dall'ultima ordinanza di Musumeci.
Cosa succede in zona arancione? Gli spostamenti sono liberi per tutti solo nel proprio comune, ma è in vigore il coprifuoco dalle 22 alle 5 del mattino. Chi è in possesso del green pass può entrare e uscire dai comuni, ed è possibile farlo anche con autocertificazione per comprovate esigenze lavorative, di necessità o di salute. È sempre consentito il rientro alla residenza, al domicilio e nelle seconde case. Tutti aperti i negozi, anche parrucchieri, barbieri e centri estetici, ma nel weekend sono chiusi i centri commerciali.
Chiuse palestre, piscine, teatri e cinema, nei bar e nei ristoranti non è consentito il servizio al tavolo, mentre fino alle 22 è permessa la ristorazione con consegna a domicilio o asporto. L'attività sportiva o motoria all’aperto è possibile, anche presso aree attrezzate e parchi pubblici, o in circoli e centri sportivi all’aperto.
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