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Sicilia in zona gialla, le faq: mascherine raccomandate se si va in casa d'altri

La Sicilia si è risvegliata in zona gialla dopo due mesi di bianco: è la prima regione a cambiare colore e a dover fare nuovamente i conti con alcune restrizioni, seppur al momento molto limitate. Il governo ha aggiornato la Faq relative alle disposizioni in vigore nella varie regioni a seconda dell'attuale colorazione. Ecco le domande più frequenti per quanto riguarda la Sicilia "gialla".

Sono aperti ristoranti, pizzerie, pasticcerie e altre attività di ristorazione?

In zona gialla sono aperti i bar, i ristoranti e tutte le altre attività di vendita o somministrazione di cibi e bevande. Il consumo di prodotti al banco o all’aperto è consentito a tutti i clienti. Il servizio e il consumo al tavolo al chiuso è invece consentito solo ai clienti dotati di una certificazione verde valida o a quelli che ne siano esenti.

È consentita la vendita di cibi e bevande da asporto?

In zona gialla è consentita senza restrizioni la vendita di cibi e bevande da asporto. La permanenza all’interno dei locali è consentita anche ai clienti sprovvisti di certificazione verde valida, per il tempo necessario all’acquisto e al ritiro dei prodotti. A tali clienti resta comunque vietato usufruire del servizio al tavolo al chiuso. È sempre consentita la consegna di cibi e bevande a domicilio, nel rispetto delle norme sul confezionamento e sulla consegna dei prodotti.

I bambini sono esonerati dalla certificazione verde COVID-19?

Sì, i bambini sotto i 12 anni sono esentati dalla certificazione verde Covid-19 per accedere alle attività e servizi per i quali nel nostro Paese è invece necessario il “green pass”, come appunto mangiare seduti al tavolo in una sala al chiuso di un ristorante, visitare un museo o un parco di divertimento. La Certificazione non è richiesta, inoltre, per accedere da parte di bambini e ragazzi ai centri educativi per l'infanzia e ai centri estivi incluse le relative attività di ristorazione.

Per l’accesso a sagre e fiere all’aperto serve la certificazione verde?

L’accesso a sagre e fiere anche locali è consentito esclusivamente ai soggetti muniti di una certificazione verde COVID-19. Nel caso in cui tali eventi si svolgano all’aperto in spazi privi di specifici e univoci varchi di accesso, come, ad esempio, nelle piazze e vie pubbliche, gli organizzatori (pubblici o privati) si limitano a informare il pubblico, con apposita segnaletica, dell’esistenza dell’obbligo della certificazione verde COVID-19 per accedere alla fiera o sagra in questione.

Quali sono le regole sugli spostamenti in zona gialla?

A chi si trova in questa zona sono consentiti i seguenti spostamenti:
- senza limiti relativi agli orari o ai motivi dello spostamento, verso qualsiasi località della zona bianca e della zona gialla;
- senza limiti di orario, verso le eventuali zone arancione e rossa, se lo spostamento avviene per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute;
- senza limiti di orario, verso tutto il territorio nazionale, se la persona che si sposta è in possesso di una “certificazione verde COVID-19” valida (il cosiddetto green pass).
È sempre consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione.

Quando e dove si deve indossare la mascherina?

In zona gialla, i dispositivi di protezione delle vie respiratorie (meglio conosciuti come mascherine) devono essere obbligatoriamente indossati in tutti i luoghi al chiuso diversi dalla propria abitazione, compresi i mezzi di trasporto pubblico (aerei, treni, autobus) e in tutti i luoghi all'aperto. L’obbligo non è comunque previsto per:
- bambini sotto i 6 anni di età;
- persone che, per la loro invalidità o patologia, non possono indossare la mascherina;
- operatori o persone che, per assistere una persona esente dall’obbligo, non possono a loro volta indossare la mascherina (per esempio: chi debba interloquire nella L.I.S. con persona non udente).
Inoltre, non è obbligatorio indossare la mascherina, sia all’aperto che al chiuso:
- mentre si effettua l’attività sportiva;
- mentre si mangia o si beve, nei luoghi e negli orari in cui è consentito;
- quando, per le caratteristiche dei luoghi o per le circostanze di fatto, sia garantito in modo continuativo l'isolamento da persone non conviventi.
Per quanto riguarda lo svolgimento dell’attività lavorativa, la mascherina è obbligatoria nelle situazioni previste dagli specifici protocolli di settore. È comunque fortemente raccomandato l’uso delle mascherine anche all’interno delle abitazioni private, in presenza di persone non conviventi.

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