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Dall'1 settembre green pass per trasporti, scuola e università: cosa cambia e come funziona

Ad effettuare i controlli saranno i gestori dei servizi e chi sarà trovato senza il pass avrà una sanzione da 400 a mille euro

Dopo ristoranti, piscine, palestre, cinema, stadi e teatri, il primo settembre diventa obbligatorio l'uso del green pass per i trasporti a lunga percorrenza e per il mondo della scuola e per l'università, studenti compresi.

Entrano in vigore, infatti le norme previste dal decreto approvato il 5 agosto, che ha varato anche norme sui test a prezzo ridotto per i ragazzi dai 12 ai 18 anni e le nuovo norme per la quarantena dei vaccinati.

TRASPORTI A LUNGA PERCORRENZA

Punto centrale del decreto è l'obbligo del green pass per i trasporti a lunga percorrenza, che scatterà tra una settimana. Il certificato verde dovrà essere esibito per salire sugli aerei, sulle navi e sui traghetti, sui treni ad alta velocità e sugli intercity. L'obbligo varrà anche sugli autobus di linea che collegano regioni diverse o quelli a noleggio con conducente.

Ad effettuare i controlli saranno i gestori dei servizi e chi sarà trovato senza il pass avrà una sanzione da 400 a mille euro. Nessun obbligo, invece, per i collegamenti con le isole minori e per lo Stretto di Messina, per bus e metropolitane del trasporto pubblico locale e per bus e treni regionali. Sia per la lunga percorrenza sia per il trasporto pubblico locale la capienza salirà dal 50 all'80%, sia in zona bianca che in zona gialla. Rimane proprio il tema dell'utilizzo del green pass per il trasporto pubblico locale, al centro di proposte e polemiche in questi giorni.

SCUOLA E UNIVERSITÀ

Le novità riguarderanno anche la scuola e l'università, con l'obbligo della certificazione che varrà anche per gli studenti per frequentare in presenza gli atenei. Prof e personale non docente dovranno avere ed esibire la certificazione e se non lo faranno scatteranno le sanzioni: il mancato rispetto delle disposizioni "è considerata assenza ingiustificata" e dopo 5 giorni il rapporto di lavoro "è sospeso e non sono dovuti la retribuzione né altro compenso o emolumento". I controlli spetteranno ai dirigenti scolastici, tema su cui si sta dibattendo in queste ore.

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