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In Sicilia corpo forestale al collasso e il concorso non parte

Numeri impietosi, quelli del Corpo forestale della Sicilia, che spiegano più di ogni altra cosa il perché di una disfatta sul campo di uno dei bracci operativi più importanti nella lotta agli incendi: appena 380 uomini in divisa (centoventi in meno rispetto allo scorso anno) contro i 1.380 previsti in pianta organica.

Di questi - scrive Rino Canzoneri sul Giornale di Sicilia in edicola - 800 dovrebbero essere agenti forestali. Non ce n’è nemmeno uno. E dei 1.800 appartenenti al personale tecnico, indicati nella pianta organica, se ne contano in servizio 209 (quaranta in meno rispetto al 2020).

Delle 3.180 unità complessive necessarie (in divisa e tecnici), previste da una delibera di giunta del 2019, se ne dispone di quasi 600, poco meno di un quinto.

L’ultimo concorso risale al 1985, le assunzioni avvennero cinque anni dopo e l’organico sfiorava le 1.200 unità. Poi per trent’anni più nulla e ogni anno sempre meno personale in servizio tra deceduti e pensionamenti. Il più giovane oggi ha 57 anni, ma l’età media supera i sessant’anni. E questo significa che nei prossimi anni la discesa sarà ancora più rilevante.

Il governo della Regione, lo scorso anno ha cercato di invertire questa tendenza con nuove assunzioni, ma la manovra non è andata in porto per via di una serie di bocciature delle norme che prevedono i finanziamenti.

Adesso è tutto fermo alla Corte costituzionale di cui si attende il responso. E intanto il bando resta chiuso nel cassetto. Tra i requisiti principali per i futuri candidati è prevista un’età non inferiore a diciotto anni e non superiore a trenta; diploma di istruzione secondaria di primo grado; non avere fatto servizio civile in qualità di obiettori di coscienza e si dovrà frequentare un corso di formazione di tre mesi.

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