Il rialzo è più o meno costante, e dura da oltre un mese, ma nelle ultime due settimane, in particolare da giovedì scorso, sembra avere accelerato il ritmo: trasversalmente alla diffusione della variante Delta e all’aumento dei contagi, in Sicilia sta crescendo anche la quantità di ricoveri Covid, più che in altre regioni, soprattutto nei reparti ordinari, tanto che, se la velocità delle ospedalizzazioni dovesse restare identica a quella attuale, l’Isola potrebbe entrare in zona gialla già dopo Ferragosto.
Ovviamente è un’ipotesi, il condizionale è d’obbligo. I numeri, invece, parlano chiaro. Se a metà del mese in corso i nosocomi siciliani registravano un tasso di saturazione del 3,1% nelle terapie intensive e del 4,6% in area medica, giovedì scorso le soglie sono salite, rispettivamente, al 3,4% e al 5,3%, mentre ieri, con un incremento settimanale di posti letto occupati pari al 30% in Rianimazione e al 59% nei reparti ordinari, hanno raggiunto quota 4% e 9%.
La tendenza al rialzo riguarda maggiormente l’area medica, dove il tasso di saturazione nell’ultima settimana è cresciuto di circa quattro punti percentuali: un trend che, se confermato, porterebbe l’asticella dal 9 al 13% mercoledì prossimo, superando per il mercoledì successivo (11 agosto) la soglia critica fissata da Roma, quel 15% che fa scattare il giallo.
A quel punto, l’Isola abbandonerebbe la zona bianca su ordinanza ministeriale a partire dal 16 agosto.
Lo scrive Andrea D’Orazio in un articolo sul Giornale di Sicilia in edicola oggi, nel quale fornisce tutti i numeri sull’andamento della pandemia nell’Isola e fa il punto sugli scenari possibili nei mesi a venire.
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