Campanello d'allarme in 33 province italiane. Lì la curva dell'epidemia di Covid-19, che continua a salire in tutta Italia, è cresciuta di più. Sono le province che, come emerge dall'analisi del matematico Giovanni Sebastiani, dell'Istituto per le Applicazioni del Calcolo "Mauro Picone" del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr-Iac) «negli ultimi 14 giorni mostrano un trend di aumento dell'incidenza di positivi e che hanno al tempo stesso un valore dell'incidenza negli ultimi sette giorni maggiore di 10 casi per 100.000 abitanti».
L'incidenza aumenta ed è superiore a 10 casi per 100.000 abitanti nelle province di Caltanissetta (99), Ascoli Piceno (60), Lodi (41), Verona (33), Ragusa (32), Teramo (28), Grosseto, L'Aquila e Trapani (23), Napoli (22), Caserta (21), Cosenza (19), Piacenza (18), Matera e Trieste (17), Prato e Cagliari (16), Firenze (15), Rimini, Crotone, Isernia, Taranto e Roma (14), Belluno, Sassari, Milano e Lucca (13), Mantova (12), Reggio Calabria, Palermo e Varese (11), Lecce e Cremona (10).
Fra queste, 11 hanno un'incidenza superiore a 20; cinque, invece, sono le osservate speciali, ossia Caltanissetta, Ascoli Piceno, Lodi, Verona e Napoli.
Sebastiani osserva inoltre che Caltanissetta, Reggio Calabria, Caserta, Lodi, Isernia e Cagliari «mostrano deviazioni dal trend di aumento lineare, ma per Isernia e Reggio Calabria riguarda solo l'ultimo valore». Ascoli Piceno negli ultimi tre giorni sembra invece avere interrotto la crescita.
Prosegue intanto «l'aumento della curva stimata della percentuale di positivi ai test molecolari con valore attuale pari a circa 1.3%, mentre il minimo di 12 giorni fa era pari a 0.85%», osserva l'esperto. «La curva degli ingressi in terapia intensiva - aggiunge - è in stasi con valor medio negli ultimi sette giorni pari a circa 6.5 ingressi al giorno, valore identico dal punto di vista statistico a quello dei sette giorni precedenti».
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