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Slitta la decisione sulle discoteche, riaperture ancora in bilico e spunta l'ipotesi ristori

Slitta ancora l’apertura delle discoteche. Secondo quanto si apprende da fonti di governo la questione sarebbe stata affrontata a margine del Consiglio dei ministri ma non si sarebbe arrivati ad una decisione definitiva. Sul tavolo, però, sarebbe stata messa la possibilità di riconoscere delle risorse per le mancate entrate subite dall’intero settore fino ad ora.

In particolare, si tratta di un tema caro al ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, che ha chiesto più volte di definire una data di apertura per le discoteche, anche sollevando il problema dei ristori per le uniche attività che ancora sono chiuse e non hanno una data di riapertura.

"Al momento credo che la singola dose possa essere sufficiente. Aspetterei il prossimo monitoraggio" ma "se passi dal 20% di prevalenza al 40% e vedi una risalita dei casi allora è chiaro che devi agire tempestivamente, e questo è evidente". Così il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri, a Tg Zero su Radio Capital rispondendo a una domanda sulla prossima apertura delle discoteche in funzione del green pass, di una possibile rimodulazione con due dosi e della variante Delta.

"Perché punire ancora i giovani? Locali per ragazzi e discoteche sono già aperti da tempo in Spagna, Germania, Svizzera, Austria e Grecia, dal 9 luglio anche in Francia. In Italia ancora nulla, neanche una data, nonostante le richieste della Lega, di 3.000 imprenditori e 100.000 lavoratori. Meglio un divertimento sicuro e controllato, con protocolli di sicurezza seri, oppure i rave party e le feste abusive e illegali, denunciate ormai in tutte le città italiane? Torniamo alla vita ed al lavoro, tutti, il prima possibile". Lo chiede il leader della Lega Matteo Salvini.

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