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Dopo il lockdown le risse: scoppia l'emergenza movida selvaggia anche in Sicilia

L'intervento delle forze dell'ordine in piazza Magione

Dopo il lockdown e le riaperture graduali, in Sicilia è emergenza movida selvaggia. Dai primi casi registrati a Palermo, con le aggressioni ai poliziotti in piazza Magione e - giorni prima - a una coppia di omosessuali in via Maqueda, fino ai più recenti fatti accaduti sul lungomare di Capaci, passando per Scoglitti e Marina di Ragusa, è lungo l'elenco di risse, violenze e assembramenti nei luoghi della movida.

L'ultimo, il più recente, la maxi rissa scoppiata giovedì sera nel lungomare di Capaci dopo che il gestore di un lido ha rimproverato alcuni ragazzini che nella zona pedonale scorrazzavano e impennavano con gli scooter. Uno di loro è sceso dallo scooter e si è avventato contro l’uomo. È scoppiata una rissa sedata solo dopo l’arrivo in massa di polizia, carabinieri e guardia di finanza.

I casi più eclatanti hanno riguardato il capoluogo siciliano e a cui sono seguite anche ordinanze sindacali specifiche per evitare assembramenti e ulteriori episodi di violenza. Dopo l'aggressione agli agenti di polizia, con lanci di bottiglie, avvenuta alla Magione la sera dell'1 giugno scorso, uno dei luoghi clou della movida palermitana, il sindaco Leoluca Orlando, con una nuova ordinanza, ha vietato la vendita di alcolici in bottiglie dalle 21 alle 7 del mattino, tutti i weekend fino al 31 luglio. La somministrazione potrà avvenire solo in bicchieri. Meno di una settimana fa, il 5 giugno, Orlando aveva firmato un'altra ordinanza restrittiva per le zone della movida che impone una serie di limitazioni per evitare gli assembramenti nelle zone più "calde", in particolare  nel fine settimana.

Risse tra giovanissimi anche a Scoglitti, a Vittoria, nel Ragusano. Un pestaggio furibondo qualche settimana fa. Un giovane straniero a terra, e tutti addosso, calci con una furia cieca, e la rincorsa per colpirlo in faccia. A salvarlo una ragazza che gli ha fatto scudo: 8 persone denunciate. Qualche giorno dopo a Marina di Ragusa, cinque minuti di pioggia e i giovani si accalcano sotto gli ombrelloni di un bar; scoppia la rissa, volano sedie e tavoli. La lite a gruppi contrapposti prosegue in una piazzetta poco distante. Tutti giovanissimi, anche in questo caso.

Risse, aggressioni e violenze nei luoghi della movida non solo in Sicilia. Il problema si replica con lo stesso copione anche nel resto d'Italia. Nonostante le ordinanze antialcol, ieri sera, a Genova le forze dell’ordine sono dovute intervenire diverse volte per sedare risse e per evitare e disperdere assembramenti. Proprio nel centro storico gli uomini della polizia locale hanno arrestato un ragazzo che ha aggredito un agente intervenuto per una rissa.

Cariche della polizia ieri sera anche a Roma per disperdere alcune centinaia di giovani che si erano riuniti a piazza Campo dè Fiori, in occasione della partita dell’Italia. Testimoni oculari hanno visto almeno tre brevi cariche della polizia in tenuta antisommossa che ha progressivamente svuotato la piazza e le vie circostanti. Ma all'intervento degli agenti sono seguiti lanci di bottiglie e scontri. Secondo quanto si è appreso, le forze dell’ordine sono intervenute nella piazza per la presenza di oltre mille persone assembrate.

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