Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Finisce la scuola, dal 7 giugno al via gli esami di terza media

Suonerà domani l'ultima campanella nelle scuole dell'Emilia Romagna, delle Marche, del Molise e del Veneto. E a seguire, dalla prossima settimana, in tutta Italia. È stato un anno non facile per i ragazzi, caratterizzato da molti mesi di didattica a distanza, soprattutto per i più grandi, ma che si conclude fortunatamente tutti in classe e con non solo la speranza ma la quasi certezza di riprendere a settembre in presenza e di riuscire a frequentare per tutto l'anno.

Dalla prossima settimana le lezioni finiranno via via in tutta Italia, secondo i calendari predisposti dalle Regioni: martedì 8 sarà la volta di Lazio e Valle d'Aosta, il 9 della Sicilia, della Liguria e dell'Umbria, il 10 di Toscana, Friuli Venezia Giulia e Abruzzo, il giorno dopo la scuola terminerà in Basilicata, Piemonte e Puglia, il 12 in Sardegna Campania e Calabria; l'ultima sarà Bolzano il 16 giugno.

"Il bilancio di questo anno scolastico è positivo: ci sono stati tanti problemi ma siamo stati in grado di affrontarli e abbiamo riscoperto la centralità della scuola, che prima era considerata 'scontata'", commenta il ministro dell'Istruzione Patrizio Bianchi. Per un quarto degli studenti di terza media da lunedì 7 partiranno, nelle scuole in cui si sono concluse le lezioni, anche gli esami, il cui calendario viene deciso dagli istituti in piena autonomia.

Quest'anno, diversamente dallo scorso, le prove saranno in presenza anche se solo orali: 2 'licenziandi' su 3 approvano questa decisione, e il 60% è ben contento della formula che non prevede gli scritti ma tanti hanno ancora dubbi sul protocollo di sicurezza da seguire. Inoltre l'elaborato multidisciplinare protagonista della prova dovrebbe essere consegnato proprio in queste ore ma alcuni non ce la faranno a rispettare la scadenza: più di 1 su 3 - secondo un sondaggio di Skuola.net - lo ha iniziato ma è ancora in alto mare; solo 1 su 7 l'ha già concluso e circa 1 su 2 lo finirà proprio in tempo.

Eppure le condizioni per riuscire agevolmente nel compito c'erano tutte, visto che oltre la metà dei ragazzi (57%) ha avuto carta bianca dai professori nel decidere il tema principale da approfondire e un altro 23% lo ha concordato assieme ai docenti; appena il 20% lo ha avuto assegnato dagli insegnanti, senza aver potuto esprimere il proprio punto di vista.

Anche per i 540 mila maturandi alle prese con l'esame di Stato dal prossimo 16 giugno è stato previsto un elaborato che è stato assegnato dal Consiglio di classe, e il colloquio partirà dalla discussione di questo testo. La didattica a distanza, che ha visto incidere profondamente anche su questo anno scolastico, soprattutto in alcune zone del paese, continua a non convincere gli studenti: secondo uno studio diffuso in queste ore dalla Link Campus University solo 1 su tre (30,5%) giudica positivamente questa esperienza.

I ragazzi ritengono che online sia molto più facile distrarsi (67,4%), mentre il 18,9% non si sente sufficientemente coinvolto. A mancare di più della didattica tradizionale è stato, in particolare, il rapporto diretto con i compagni di classe (45,1%) e con gli insegnanti (18,5%); nei confronti della scuola la gran parte degli intervistati (50,3%) ha provato grande nostalgia. E con la fine delle lezioni parte il Piano Estate che ha visto quasi 6 mila candidature arrivare da altrettante scuole.

Sono 320 i milioni disponibili e le attività mireranno al rafforzamento delle competenze di base, soprattutto in Italiano e nelle materie materie scientifiche, ma sono previsti anche moduli sul digitale, lingue, musica, sport, laboratori teatrali e molto altro.

Tag:

Caricamento commenti

Commenta la notizia