Dal 3 giugno sarà possibile somministrare vaccini a tutta la popolazione dai 16 anni, senza più dover rispettare il criterio delle fasce di età. È quanto annuncerà una circolare della struttura Commissariale per l'Emergenza di Francesco Figliuolo, non ancora diffusa.
"Dal 3 giugno partirà una lettera alle Regioni e Province autonome con cui si darà la possibilità di aprire le vaccinazioni a tutte le classi seguendo il Piano e utilizzando tutti i punti di somministrazione possibili, anche quelle aziendali", ha detto il commissario straordinario all'emergenza Covid, al termine della visita al centro vaccinale di Bastia Umbra, incontrando i giornalisti.
"C'è un però - ha sottolineato il generale Figliuolo -, le dosi a disposizione saranno 20 milioni e quindi bisogna evitare le rincorse a volerle di più". "Grazie al nostro presidente e all'azione che fa la struttura siamo riusciti ad avere questo", ha quindi evidenziato il commissario. "Questo non è tantissimo - ha concluso Figliuolo - ma se pensiamo a due, tre mesi fa credo che nemmeno nelle previsioni più rosee avremmo mai pensato".
Tra pochi giorni, insomma, tutti gli italiani potranno vaccinarsi. Undici milioni di persone sono già completamente immunizzate contro il Covid, altrettante hanno ricevuto la prima dose, quindi il 37% della popolazione ha una protezione totale o parziale. In particolare quasi l’85% degli over 70, secondo i dati del ministero della Salute.
E se arriverà il via libera dell'Aifa, dal 3 giugno potranno essere vaccinati anche gli adolescenti tra i 12 e i 15 anni, in tutto circa 2,3 milioni di persone. "E' molto probabile che all'inizio della settimana prossima Aifa darà il via libera - conferma il Commissario per l'Emergenza Francesco Figliuolo - e siamo già in grado di procedere anche su questa classe". Al momento dagli uffici del Commissario non verrà indicato un canale preferenziale per la vaccinazione di questa fascia d'età anche se le singole regioni potranno scegliere di organizzare le somministrazioni attraverso gli hub, le farmacie, i pediatri o i medici di famiglia.
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