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Regole per matrimoni, comunioni e battesimi: dall’autodichiarazione alla temperatura

wedding tourism

Obbligo di mascherina, regole rigorose di distanziamento, autocertificazione, misurazione della temperatura per tutti gli ospiti e banchetti preferibilmente all'aperto. Sono le regole previste dalle linee guida delle Regioni per fare ripartire il settore dei matrimoni, comunioni e cerimonie in generale. Quella del Wedding è una delle riaperture più attese sui cui il Cts si pronuncerà il 15 maggio. Ma si paventa già una data di ripartenza: il 15 giugno.

Ecco tutte le regole per i matrimoni 2021

Mascherine obbligatorie

Obbligo di mascherina per tutti, sposi inclusi. Le linee guida prevedono che tutti i partecipanti a un matrimonio indossino la mascherina negli ambienti interni, che potrà essere tolta solo se seduti al tavolo, e negli ambienti esterni, «qualora non sia possibile rispettare la distanza di un metro». E questo vale anche per gli sposi. Il personale di servizio a contatto con gli ospiti deve utilizzare la mascherina e deve procedere a una frequente igiene delle mani con prodotti igienizzanti. "Gli ospiti potranno non indossare la mascherina chirurgica nei casi di allontanamento dal proprio tavolo (recarsi in bagno, al bar, ecc.) a condizione di rispettare il distanziamento interpersonale di 1 metro nel caso di soggetti non conviventi".

Autocertificazione, misurazione della temperatura

Per partecipare al ricevimento nuziale, gli ospiti dovranno avere un'autocertificazione, con la quale dichiarano di non aver avuto contatto con persone positive al Covid nei 14 giorni precedenti e l’assenza di sintomi influenzali e/o febbre. Obbligo di misurazione della temperatura corporea, che dovrà essere inferiore ai 37,5 °C per poter partecipare alla festa. Nei guardaroba, gli indumenti e oggetti personali devono essere riposti in appositi sacchetti porta abiti.
Chi organizza la cerimonia ha inoltre l'obbligo di mantenere l'elenco dei partecipanti per un periodo di 14 giorni.

Disposizione dei tavoli

La gestione degli spazi è una delle regole più importanti. Ingressi contingentati con percorsi separati per l’ingresso e l'uscita, in modo da evitare assembramenti. Rigoroso distanziamento tra gli ospiti, previsto un metro di distanza (per i non conviventi).

Quanto ai tavoli, vanno disposti «in modo da assicurare il mantenimento di almeno un metro di separazione tra i clienti di tavoli diversi» sia al chiuso (distanza che può arrivare ad almeno 2 metri in base allo scenario epidemiologico di rischio) sia all’aperto (giardini, terrazze, plateatici, dehors) ad eccezione delle persone conviventi. In caso di riduzione della distanza tra i tavoli, vanno previste delle «barriere fisiche di separazione». Dove possibile, vanno sempre privilegiati gli spazi all’aperto ed è necessario assicurare la sanificazione degli ambienti interni e delle attrezzature prima di ogni utilizzo.

Sì ai buffet, ma non al self-service

Sono previsti i buffet, ma non in modalità self-service: la somministrazione di cibi e bevande dovrà infatti sempre avvenire da parte di personale incaricato. Dunque, agli ospiti è vietato toccare quanto esposto e prevedendo in ogni caso, per ospiti e personale, l’obbligo del mantenimento della distanza e l’obbligo dell’utilizzo della mascherina. La modalità self-service può essere eventualmente consentita per buffet realizzati esclusivamente con prodotti confezionati in monodose. Inoltre, altra regola fondamentale: la distribuzione degli alimenti dovrà avvenire con modalità organizzative che evitino la formazione di assembramenti.

Balli e musica

Le esibizioni di eventuali gruppi musicali devono seguire le specifiche regole previste per il settore e, in ogni caso, «devono essere evitate attività e occasioni di aggregazione che non consentano il mantenimento della distanza interpersonale di almeno un metro».
Nella prima fase il ballo non sarà consentito, se non all’esterno, e dovrà essere garantita una superficie pro capite pari a 1,2 metri quadri. Gli eventi con ballo in spazi interni potranno essere organizzati solo in zona bianca quando il quadro vaccinale ed epidemiologico sarà meno preoccupante. In tal caso dovrà essere garantita all’interno una superficie pro capite pari a 2 metri quadri, potenziando il ricambio d’aria dei locali.

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