Poche ore alla nuova girandola dei colori delle Regioni ma questa volta si preannunciano pochissimi cambiamenti. In zona gialla si trovano attualmente Abruzzo, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Molise, Marche, Piemonte, Pa Bolzano, Pa Trento, Toscana, Umbria e Veneto. A queste vorrebbe aggiungersi la Sicilia, attualmente in arancione e con numeri in progressivo miglioramento che tengono aperto uno spiraglio.
L'Isola ha fatto segnare ieri 1.061 nuovi contagi Covid, con un tasso di positività del 4,1% mentre nell'ultima settimana i casi hanno subito un calo superiore al 16%. L'incidenza settimanale, cioè il numero dei contagi per 100 mila abitanti, è pari a 146: inferiore a regioni che si trovano già in giallo (il Piemonte è a 149) e più bassa anche del dato nazionale, pari a 148. Negli ospedali le soglie di allarme restano ben lontane con le terapie intensive occupate al 20% e i reparti Covid al 31%, un trend in discesa anche in questo caso.
Dunque in ritardo rispetto al Centro-Nord, anche la Sicilia sta iniziando a vedere spiragli di luce e Palermo, il territorio più colpito e reduce da 20 giorni di zona rossa, ha visto la sua incidenza calare ulteriormente e passare sotto i 200 casi per 100 mila abitanti. Dati che però non bastano per far scattare l'ingresso in giallo e dare via alle prime vere riaperture: l'indice di contagio Rt infatti è ancora superiore a 1 e resta il vero grande ostacolo verso il passaggio da una fascia all'altra.
In caso di conferma della zona arancione, a fare compagnia all'Isola ci saranno Calabria, Basilicata e la new entry Sardegna. Non sarà però un'Italia tutta giallo-arancio: la Valle d'Aosta, a causa dell'incidenza alta e sopra i limiti fissati, entrerà in zona rossa mentre la Puglia, fino ad oggi arancione, è la più seria candidata a passare in fascia gialla grazie ai progressi sul piano dei contagi e dei ricoveri. Un obiettivo che la Sicilia potrebbe comunque raggiungere dal 10 maggio se la parabola del virus continuerà nella sua fase discendente.
"Adesso siamo in arancione sperando di poter guardare verso il giallo. Ma tutto dipende esclusivamente dai cittadini, in base ai loro comportamenti si decide quale misura adottare - spiega il governatore Nello Musumeci -. Sto adottando un’ordinanza che prevede l’apertura degli stabilimenti balneari a metà del mese di maggio, ma sono molto perplesso perché se dovessimo ricadere nel vortice rischieremmo di fare come la Sardegna, che è passata da bianco a rosso. Siamo stanchi davvero non ce lo meritiamo, però non dipende da noi ma dalla condotta individuale e collettiva di ciascuno".
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