Rifornimenti di Pfizer. Da domani saranno in distribuzione tra le regioni 2,2 milioni di dosi di vaccino. L'afflusso in Italia è iniziato oggi e si concluderà domani, quando partiranno tutte le consegne dirette verso le oltre 200 strutture sanitarie designate dalle Regioni. Lo comunica con una nota il Commissariato all'emergenza. "Il lotto di Pfizer è il più consistente in assoluto tra quelli approvvigionati dall'inizio della campagna vaccinale", si legge nella nota.
Ossigeno dunque per le regioni, ma anche l'auspicio di una piena ripresa della campagna in Sicilia che nelle ultime settimane arranca. Già ieri nell'Isola sono stati recapitati altri trentamila vaccini anti-Covid di cui 19.200 dosi Moderna e 10.800 Astrazeneca. Ma sono troppe le dosi che restano nei frigoriferi, tanto che la Sicilia è penultima nella graduatoria delle vaccinazioni in Italia. Secondo il dato di oggi, l'83,8 per cento delle dosi consegnate sono state somministrate, contro una media nazionale di 89,3% e ben lontano dal 93,4% delle Marche. Ha fatto peggio finora solo la Calabria con l'82%.
"La Cenerentola dei vaccini" è il titolo che campeggia oggi nella prima pagina del Giornale di Sicilia. E la ragione sta tutta in questi numeri, crollati nelle ultime settimane dopo un inizio incoraggiante e dopo la visita del generale Francesco Paolo Figliuolo che il 27 marzo si era complimentato con la Sicilia per le ventimila vaccinazioni al giorno.
Oggi, come spiega Fabio Geraci sul Giornale di Sicilia in edicola, va a rilento soprattutto la vaccinazione degli ultranovantenni dove l’Isola è indietro rispetto a tutte le altre regioni: su una platea di circa 53 mila persone, oltre ventimila aspettano ancora il vaccino, il 61,6% ha ricevuto una dose e solo il 38,6% ha fatto pure il richiamo. E non va meglio nemmeno per i 263 mila tra gli ottanta e gli ottantanove anni: per il 34 per cento di loro, cioè novantamila cittadini, il vaccino è ancora un miraggio. E nei frigoferi restano ancora circa 150mila dosi, il dato più alto in Italia, assieme a quello della Lombardia.
A frenare l'andamento della campagna vaccinale sono le rinunce per AstraZeneca, tanto che ci sono circa centomila dosi del vaccino dell’Università di Oxford stoccate nei magazzini, ma anche l’avvio in ritardo delle vaccinazioni domiciliari da parte dei medici di famiglia.
La Regione, intanto, ha affidato alla Protezione civile i lavori in somma urgenza per la realizzazione dei nuovi diciassette centri vaccinali per provare a raggiungere almeno cinquantamila somministrazioni al giorno.
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