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In Sicilia scoperti 269 furbetti del reddito di cittadinanza in tre mesi: denunciati

Lavoratori in nero, condannati per attività illecite e persino usurai: nei primi tre mesi del 2021 in Sicilia sono stati scovati e denunciati 269 "furbetti" del reddito di cittadinanza. E' il bilancio dei carabinieri, sulla base delle attività svolte dai reparti investigativi dei Comandi provinciali.

Tra i casi più recenti ed eclatanti, quello di un usuraio di 38 anni, arrestato a Misilmeri. Percettore del sussidio, i militari hanno accertato che aveva elargito prestiti ad oltre 30 persone, applicando tassi d’interessi usurari fino al 100%, approfittando delle precarie condizioni economiche in cui versavano le vittime, aggravate dall’attuale situazione pandemica. Nei suoi confronti, pertanto, è subito scattata la revoca del reddito di cittadinanza.

Un altro episodio significativo si è verificato a Lercara Friddi, sempre in provincia di Palermo, lo scorso marzo, dove i carabinieri hanno denunciato 30 persone, di età compresa tra i 20 e gli 80 anni. Le denunce sono state formalizzate a conclusione di un’indagine avviata nel gennaio scorso, nel corso della quale si è accertato che le persone coinvolte, 22 donne e 8 uomini, per lo più incensurati, per eludere i controlli da parte dell’Inps, avevano reso dichiarazioni mendaci o incomplete nella dichiarazione sostitutiva unica, omettendo dati obbligatori e percependo, quindi, indebitamente il sussidio ovvero percependolo in misura superiore al dovuto.

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