
Ristoranti aperti anche a cena, così pure bar e gelaterie. Sì anche a palestre, piscine, cinema e teatri: le Regioni lavorano alla bozza delle linee guida per le riaperture che verrà presentata e discussa nell'incontro con il Governo.
Ristoranti
Linee guida per le riaperture dei ristoranti a cena. Si legge infatti nelle linee guida per le riaperture contenute nella bozza predisposta dalle Regioni: «Le misure, se rispettate, possono consentire lo svolgimento sia del servizio del pranzo, che della cena. Inoltre tali misure possono consentire il mantenimento del servizio anche in scenari epidemiologici definiti ad alto rischio purchè integrate con strategie di screening/testing», ossia con tampone negativo. «Negli esercizi che somministrano pasti, privilegiare l’accesso tramite prenotazione e mantenere l’elenco dei soggetti che hanno prenotato per un periodo di 14 giorni. E’ comunque consentito l’accesso, anche in assenza di prenotazioni, qualora gli spazi lo consentano, nel rispetto delle misure di prevenzione previste. In tali attività non possono essere continuativamente presenti all’interno del locale più clienti di quanti siano i posti a sedere; In tutti gli esercizi: disporre i tavoli in modo da assicurare il mantenimento di almeno 2 metri di separazione tra i clienti di tavoli diversi negli ambienti al chiuso e di almeno 1 metro di separazione negli ambienti all’aperto (giardini, terrazze, plateatici, dehors), ad eccezione delle persone che in base alle disposizioni vigenti non siano soggetti al distanziamento interpersonale.
«I clienti dovranno indossare la mascherina a protezione delle vie respiratorie in ogni occasione in cui non sono seduti al tavolo; favorire la consultazione online del menu tramite soluzioni digitali, oppure predisporre menu in stampa plastificata, e quindi disinfettabile dopo l’uso, oppure cartacei a perdere; al termine di ogni servizio al tavolo, assicurare pulizia e disinfezione delle superfici».
Tornano i buffet e al bar sì alle carte
Nei bar sono consentite le carte da gioco, purchè siano rigorosamente rispettate le seguenti indicazioni: «obbligo di utilizzo di mascherina; igienizzazione frequente delle mani e della superficie di gioco; rispetto della distanza di sicurezza di almeno 1 metro tra giocatori dello stesso tavolo e almeno 2 metri tra tavoli adiacenti. Nel caso di utilizzo di carte da gioco è consigliata inoltre una frequente sostituzione dei mazzi di carte usati con nuovi mazzi».
Inoltre, fanno la loro ricomparsa, dopo un anno di stop totale, i buffet, anche se con regole che modificano quelli tradizionali. Si legge infatti nella bozza: «E' possibile organizzare una modalità a buffet mediante somministrazione da parte di personale incaricato, escludendo la possibilità per i clienti di toccare quanto esposto e prevedendo in ogni caso, per clienti e personale, l’obbligo del mantenimento della distanza e l’obbligo dell’utilizzo della mascherina a protezione delle vie respiratorie. La modalità self-service può essere eventualmente consentita per buffet realizzati esclusivamente con prodotti confezionati in monodose. In particolare, la distribuzione degli alimenti dovrà avvenire con modalità organizzative che evitino la formazione di assembramenti anche attraverso una riorganizzazione degli spazi in relazione alla dimensione dei locali; dovranno essere altresì valutate idonee misure (es. segnaletica a terra, barriere, ecc.) per garantire il distanziamento interpersonale di almeno un metro durante la fila per l’accesso al buffet».
Palestre
Nuove misure per le riaperture delle palestre, ma no allo sport da contatto fisico. È quanto prevede la bozza delle linee guida per la riapertura delle attività. Secondo il protocollo, bisognerà regolamentare l'accesso agli attrezzi, delimitando le zone per garantire almeno un metro di distanza tra le persone che in quel momento non svolgono attività fisica e almeno due metri durante l'attività fisica. Bisognerà inoltre assicurare almeno due metri di distanza tra le persone negli spogliatoi e nelle docce.
E’ necessario «dotare l’impianto/struttura di dispenser con prodotti igienizzanti, prevedendo l’obbligo dell’igiene delle mani all’ingresso e in uscita. Dopo l’utilizzo da parte di ogni singolo soggetto, il responsabile della struttura assicura la disinfezione della macchina o degli attrezzi usati», si legge nella bozza. «Gli attrezzi e le macchine che non possono essere disinfettati non devono essere usati».
Cinema e Teatri
Dalle Regioni arrivano indicazioni per le riaperture di sale cinematografiche, teatri, circhi, teatri tenda, arene e spettacoli in genere, anche viaggianti. Le misure possono essere adottate - questa la premessa - anche nelle regioni 'rosse'«purchè integrate con strategie di screening/testing», ossia tampone con risultato negativo.
Bisogna «riorganizzare gli spazi, per garantire l’accesso in modo ordinato, al fine di evitare assembramenti di persone e di assicurare il mantenimento di almeno 1 metro di separazione tra gli utenti, ad eccezione dei componenti dello stesso nucleo familiare o conviventi. Se possibile organizzare percorsi separati per l’entrata e per l’uscita».
Occorre «privilegiare, se possibile, l’accesso - si legge - tramite prenotazione e mantenere l’elenco delle presenze per un periodo di 14 giorni. Potrà essere rilevata la temperatura corporea, impedendo l’accesso in caso di temperatura superiore a 37,5 C. La postazione dedicata alla reception e alla cassa deve essere dotata di barriere fisiche (es. schermi); in ogni caso, favorire modalità di pagamento elettroniche. Rendere disponibili prodotti per l’igienizzazione delle mani per i clienti e per il personale anche in più punti del locale».
«I posti a sedere dovranno prevedere un distanziamento minimo, tra uno spettatore e l’altro, sia frontalmente che lateralmente, di almeno 1 metro (con l’obbligo di utilizzo della mascherina a protezione delle vie respiratorie) o, in alternativa, di almeno 2 metri (con la facoltà di non indossare la mascherina a protezione delle vie respiratorie finchè si rimane seduti al proprio posto). Tutti gli spettatori devono indossare la mascherina dall’ingresso fino al raggiungimento del posto (per i bambini valgono le norme generali) e comunque ogni qualvolta ci si allontani dallo stesso, incluso il momento del deflusso. La mascherina va indossata anche al posto a meno che non sia garantita la distanza di almeno 2 metri».
11 Commenti
Realista
15/04/2021 13:53
Si spera soltanto che non siano imposizioni ....... Bene ognuno è libero di fare ciò che vuole consapevole dei rischi cui potrebbe andare incontro....
Standard
15/04/2021 14:06
Ma veramente non riuscite a capire che la situazione in Sicilia non è mai stata così catastrofica???? Le rsa sono tornate a essere focolai, gli ospedali stanno scoppiando, la gente muore come se niente fosse, gente positiva che esce di casa, in tribunale ci sono dipendenti che non usano mascherina e fumano nelle scale, mentre le forze dell'ordine gli passano accanto senza dire nulla, ma stiamo scherzando???? Finiamola e torniamo tutti sui nostri passi, ma quale riaperture qua bisogna sigillare ogni porta di casa!
Dario
15/04/2021 16:58
Scusami posso sapere che lavoro fai x curiosità ?
Giulia
15/04/2021 18:13
Oggi solo 6 vittime, così, per dire.
Il catastrofismo
15/04/2021 18:45
Oggi ben 6 morti...situazione piu che catastrofica....lockdown a vita ,tutto chiuso fino al 2050.....
Luisa
15/04/2021 14:16
È l'inizio della fine!
Pace e Bene
15/04/2021 17:05
Giorni migliori stanno arrivando. Sii fiduciosa. Non possiamo lasciarci trascinare dalla disperazione, anche se in situazioni come questa...
Giuseppe
15/04/2021 14:20
Se fossi pazzo ci andrei
ALBERTO
15/04/2021 14:58
Con queste assurde regole , non credo faranno affari.
Angelo
15/04/2021 15:14
di riaprire in Sicilia non se ne parla nemmeno. Con questi numeri sarebbe da incosciente proporre delle riaperture. anzi sarebbe auspicabile di dichiarare tutta la Sicilia zona rossa.
Il catastrofismo
15/04/2021 18:47
Ma quali numeri scusa.....la maggior parte sono asintomatici, i dati sono ormai a caso....ah certo dobbiamo cobtinuare col catastrofismo ad ogni costo....
Enzo
15/04/2021 17:11
Ma neanche gratis
Antonio
15/04/2021 17:32
Non vedo l'ora di cenare al ristorante, di andare in palestra, al cinema, al teatro ma soprattutto quanto mi manca una bella partita a scopone al bar nessuno lo può immagianare... Viva l'Italia L'Italia liberata L'Italia del valzer e l'Italia del caffè
Dario
15/04/2021 17:53
Molto bene, si deve ripartire, gli imprenditori e tutto l'indotto che ne consegue è più che in ginocchio. Con le dovute accortezze si torna alla quasi normalità...dopo un anno di apri e chiude, non se ne può più. Poi....chi non è d'accordo...si stia a casa al chiuso, o nella sua bella scrivania da impiegato pubblico!
Aldo43
15/04/2021 18:15
La pandemia ci ha cacciati nell'oscurantismo medievale. Occorre reagire e tornare a vivere normalmente. Dobbiamo abituarci a convivere con il virus, che purtroppo difficilmente verrà debellato in breve tempo. Una cultura innovativa e rinascimentale può creare nuovi sistemi relazionali per rendere l'uomo più forte di questa calamità. È una guerra che occorre vincere con l'intelligenza e con il coraggio. La paura e la chiusura sono i migliori alleati del virus! L'illuminismo scientifico avrà la meglio sulla pandemia!
CarloV
15/04/2021 19:09
Anche vaccinando in massa, il mondo cambierà. Si salveranno solo i ristoranti con grandi spazi, sicuramente quelli all'aperto, estivi, con tavoli debitamente distanziati. Ma l'Italia è piena di piccoli locali anche deliziosi, generalmente mal areati, nei quali siamo abituati a vedere i clienti costipati in tavoli abbastanza fitti. Questa massa si localini è destinati a sparire dalla circolazione, almeno per i prossimi cinque anni. Nessuno vorrà più andarci. Non è una crisi momentanea.