Da oggi e fino al lunedì di Pasquetta tutta Italia in zona rossa. Maggiori restrizioni sugli spostamenti, sebbene in questi tre giorni il decreto nazionale ha concesso alcune deroghe. Ad ogni modo, per spostarsi in zona rossa sarà necessaria sempre l'autocertificazione (scarica qui il modulo in pdf), anche all'interno del proprio comune di residenza.
Il modulo compilato serve a certificare che ci si sta spostando per ragioni di necessità, per esigenze di lavoro o salute, e "altri motivi ammessi dalle vigenti normative ovvero dai predetti decreti, ordinanze e altri provvedimenti che definiscono le misure di prevenzione della diffusione del contagio", facendo riferimento quindi agli spostamenti concessi durante i giorni di Pasqua. Vediamo quali.
Visite a parenti e amici
All'interno della regione si possono andare a trovare parenti o amici, ma una sola volta al giorno e verso una sola abitazione. Si possono spostare massimo 2 persone con minori under 14. È consentito anche raggiungere l'aeroporto in caso di viaggi all'estero. Sarà necessaria l'autocertificazione.
Spostamenti verso le seconde case
Fra le deroghe concesse nei giorni pasquali, la possibilità di andare nelle seconde case, ma non per tutti. Si potrà spostare nell'abitazione in cui non si risiede solo il nucleo familiare dimostrando di averne titolo prima del 14 gennaio 2021 (per esempio un contratto di affitto o proprietà) e purché la casa non sia abitata da altre persone. Anche in questo caso è richiesta l'autocertificazione.
Stop alle seconde case nei Comuni siciliani in zona rossa
Stop alle seconde case, invece, nei comuni siciliani dove, con apposite ordinanze regionali, è stata istituita la zona rossa. Le ordinanze della Regione Siciliana infatti escludono nelle zone rosse qualsiasi spostamento in ingresso e in uscita, tranne che per motivi di urgenza, salute e lavoro.
I comuni siciliani in zona rossa: stretta sugli spostamenti
Ribera, Comitini, Racalmuto, Siculiana, Palma di Montechiaro, Porto Empedocle, Santa Margherita di Belice, Lampedusa e Linosa nell'Agrigentino; Santa Maria di Licodia e Biancavilla, nel Catanese; Caltanissetta, Mazzarino e Serradifalco nel Nisseno; Trabia, Caltavuturo, San Mauro Castelverde, Ventimiglia di Sicilia, Borgetto, Ciminna, Mezzojuso e Partinico, in provincia di Palermo; Acate e Scicli, nel Ragusano, Centuripe e Regalbuto, in provincia di Enna; Francavilla di Sicilia e Gaggi in provincia di Messina; Priolo Gargallo in provincia di Siracusa.
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