Riprende il bollettino in Sicilia e boom di contagi... anzi no, la Regione: "I dati sono sbagliati"
Bollettino dei contagi da Coronavirus con valori altissimi in Sicilia. Ma i dati comunicati dalla Regione sono sbagliati. "Purtroppo c'è stato un errore nel computo dei dati, connesso alla conseguente rimodulazione dello staff, visto che i dipendenti che si occupavano di quest'attività sono ovviamente impediti, e alla stessa farraginosità. I dati li abbiamo già rivisti e sono sensibilmente più bassi" ha spiegato Mario La Rocca, dirigente della pianificazione strategica dell'assessorato regionale alla Salute, il più alto in grado dopo la bufera sui dati falsi del Covid in Sicilia che si è abbattuta in piazza Ottavio Ziino, con l'inchiesta che ha coinvolto l'assessore Ruggero Razza, che si è dimesso ieri, e che ha fatto scattare gli arresti per la dirigente generale del Dasoe, Maria Letizia Di Liberti, per altri funzionari dell'assessorato e per un dipendente di una società esterna che si occupava della elaborazione dei dati stessi. "Dopo le vicende di ieri - prosegue La Rocca - abbiamo avviato il lavoro di raccolta dati alle 14, non appena abbiamo avuto la possibilità di creare nuove caselle di posta elettronica, alla luce del fatto che ieri c'è stato l'accesso della polizia giudiziaria". I dati forniti oggi dalla Regione (2.904 nuovi positivi in più e 21 morti negli ultimi due giorni) dunque non sarebbero corretti. "Abbiamo tentato di comunicare quelli esatti al ministero - spiega La Rocca - ma la pagina era stata già validata e quindi sarà possibile correggerli soltanto domani". I numeri comunicati nel tardo pomeriggio di oggi (in forte ritardo rispetto al solito) si riferivano alle ultime 48 ore, visto che ieri la trasmissione dei dati era saltata per via dell'inchiesta all'assessorato regionale alla Salute: 2.904 nuovi contagi. Certo riferiti a due giorni ma pur sempre una media di 1.450 al giorno, comunque molti. E aveva fatto ancora più impressione il fatto che i tamponi effettuati in tutta la regione fossero appena 14mila in 48 ore, a fronte dei circa 26mila al giorno ai quali eravamo abituati. Dunque dopo l'inchiesta e il bollettino di ieri saltato, anche oggi, dopo più di un anno, non c'è alcun dato certo sui contagi da coronavirus in Sicilia.
I veri dati comunicati in serata
In serata, poi, con una nota, La Rocca ha fatto sapere che i nuovi positivi registrati in Sicilia relativamente alle giornate del 30 e 31 marzo sono 1673, per una media di 837 casi giornalieri, "dunque in linea con quelli comunicati nei giorni scorsi". "Il dato trasferito erroneamente in precedenza, per la pubblicazione sulla piattaforma, faceva invece riferimento al totale dei tamponi positivi inclusi quelli di conferma, cioè comprendente i positivi già rilevati".
Casi in crescita in Italia
Tornano a crescere i casi Covid in Italia. Sono 23.904 i contagi nelle ultime 24 ore, contro i 16.017 di ieri (e i 21.267 di mercoledì scorso). I tamponi sono 351.221, 50mila più di ieri, ma il tasso di positività sale al 6,8% (ieri era al 5,3%). Ancora molto alto il numero dei decessi, 467 (ieri 529), per un totale di 109.346 vittime dall’inizio dell’epidemia. Primi spiragli di ottimismo per i ricoveri: in (lievissimo) calo per il secondo giorno di fila le terapie intensive, 6 di meno (ieri -5) con 283 ingressi del giorno, e sono 3.710. Scendono anche i ricoveri ordinari, 51 unità in meno (ieri +68), 29.180 in tutto. E’ quanto emerge dal bollettino quotidiano del ministero della Salute. La regione con più casi è la Lombardia (+3.943), seguita dalla Sicilia, ma che ha appunto i dati di due giorni. E poi Veneto (+2.317), Piemonte (+2.298), Campania (+2.016), Puglia (+1.962) e Lazio (+1.800). I contagi totali salgono a 3.584.899. In aumento i guariti, 23.744 (ieri 18.687), per un totale di 2.913.045. Per questo, ancora in calo, seppure lieve, il numero delle persone attualmente positive, 324 in meno (ieri -3.161), 562.508 in tutto. Di questi, 529.618 pazienti sono in isolamento domiciliare.