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Trapianti, mamma medico dona parte del fegato e salva la figlia: troppo lunga l'attesa di un organo

Una corsia dell'Ospedale Molinette, Torino, in una foto di archivio

Nella vita fa il medico e conosce le difficoltà di un trapianto, ma è sopratutto mamma e così non ha esitato a donare parte del suo fegato per salvare la figlia.

Il trapianto da donatore vivente è avvenuto alle Molinette di Torino. Una donna 43enne ha donato la parte sinistra dell'organo alla figlia di 3 anni, affetta da una rara malattia congenita, salvandole la vita. La bimba, da un anno in lista d'attesa nazionale per il trapianto, non poteva più attendere; la generosità della madre l'ha fatta nascere per la seconda volta.

Una storia di amore materno, che segna la ripresa di questo tipo di programma a Torino, ampliando le possibilità di trapianto per i pazienti in lista d'attesa, a dieci anni dall'ultimo trapianto di fegato da donatore vivente alle Molinette.

La bambina, ai primi segni di scompenso funzionale della malattia cirrotica, era in carico alla Gastroenterologia pediatrica diretta da Pierluigi Calvo, dell'ospedale Infantile Regina Margherita della Città della Salute di Torino. Complice anche il periodo pandemico, non si erano presentate per lei offerte d'organo da donatore deceduto con le dimensioni e le caratteristiche idonee. Nel frattempo, le sue condizioni sono progressivamente peggiorate a causa di fenomeni infettivi che ne hanno condizionato uno stato di malnutrizione e scarsa crescita, tanto che pesava appena 11 chili.

Di fronte a una attesa non più sostenibile, la madre della bambina si è proposta come donatrice. Dopo un'attenta valutazione da parte della équipe trapianti e il giudizio favorevole della Commissione 'terza parte' attivata dalla Direzione sanitaria, la donna è stata considerata idonea.

Il duplice intervento di prelievo della parte sinistra del fegato della mamma e di trapianto dell'organo al posto del fegato malato nella bambina è durato circa 12 ore ed è tecnicamente riuscito. Ad eseguirlo il professor Renato Romagnoli, direttore del Centro Trapianto di fegato delle Molinette, e dalla sua équipe, in collaborazione con il dottor Fabrizio Gennari, direttore della Chirurgia pediatrica del Regina Margherita, e con l'équipe dell'Anestesia e rianimazione 2 delle Molinette, diretta dal dottor Roberto Balagna.

La mamma donatrice, dopo un decorso postoperatorio privo di complicanze, ha già recuperato e sta seguendo in prima persona i progressi della sua bambina, estubata e sveglia dal giorno dopo il trapianto, presso l'Area Intensiva del Centro Trapianto di fegato delle Molinette.

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