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Mascherine senza certificazioni, tra gli indagati anche l'ex ministro Saverio Romano

L'ex ministro e parlamentare palermitano, Saverio Romano

C'è anche l'ex ministro palermitano Saverio Romano tra le persone indagate nell'inchiesta della Procura di Roma sulla fornitura di mascherine e camici, privi del certificato di idoneità. Il nome di Romano, ministro dell'Agricoltura nel 2011, compare nell'ordinanza del gip e in relazione alla rete di conoscenze su cui poteva contare l'imprenditore Vittorio Farina raggiunto oggi dalla misura restrittiva degli arresti domiciliari. Nei confronti di Romano l'accusa è di traffico di influenze illecite.

"Sono consulente della European network dal marzo 2020, con regolare contratto, per mezzo del quale ho svolto regolare attività professionale - fa saper l'ex ministro ed ex parlamentare -. La fattura citata dagli organi di stampa è del maggio 2020 e ha in sè sia la causale dell'attività medesima sia il riferimento al contratto di consulenza. Ho già esibito alla huardia di finanza, che indaga sui fatti documentati, i necessari e dovuti riscontri. Risulta anche il nome di mia moglie dall'evidenza bancaria poiché il nostro conto corrente è cointestato".

Mascherine e camici senza idonea certificazione destinati a rifornire il personale della Protezione civile del Lazio nel corso della prima, drammatica, ondata di Coronavirus. È questo il materiale oggetto dell'indagine della Procura di Roma che ha portato oggi agli arresti domiciliari tre persone.

Si tratta degli imprenditori Vittorio Farina, con un passato nel mondo dell'editoria, Andelko Aleksic e Domenico Romeo. Nei loro confronti le accuse sono, a vario titolo, di frode nelle pubbliche forniture, truffa aggravata in relazione e traffico di influenze illecite. Il procedimento riguarda la fornitura di cinque milioni di mascherine e 430 mila camici.

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