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In Sicilia in 7 giorni +28% dei contagi, in testa Palermo. Ma è tra le zone meno a rischio d'Europa

Nuovi casi in crescita negli ultimi 3 giorni, ieri anche il tasso di positività è salito al 2,4% rispetto al 2% di mercoledì. In sette giorni, l'incremento dei contagi ha raggiunto il 28%, con la maggior parte dei casi registrati a Palermo, ieri 214 contro i 99 di Catania. Ma la crescita riguarda anche Ragusa, Siracusa, Messina e soprattutto Agrigento che ieri ha visto quasi triplicare il numero dei nuovi casi rispetto a mercoledì.

Ma i riflettori sono puntati soprattutto su Palermo che è l'unica provincia siciliana dove si registrano più di 100 casi ogni 100mila abitanti, dato in aumento rispetto alla scorsa settimana.

Numeri che accendono una spia nell'andamento del Coronavirus in Sicilia, ma che però nel confronto col resto dell'Europa lasciano tranquilli. Se da un lato la curva dei contagi torna a salire, dall'altro la Sicilia diventa arancione nella mappa Ue, che tradotto vuol dire che l'Isola è considerata tra le aree a minor rischio Covid. Nonostante l'aumento dei nuovi casi, del resto, è calato il numero delle vittime ma anche quello dei ricoveri (-16), anche se è c'è un posto in più in terapia intensiva occupato.

Sul fronte vaccini, invece, il monitoraggio settimanale e l'analisi della Fondazione Gimbe collocano la Sicilia all'undicesimo posto tra le regioni italiane se si tiene conto della percentuale della popolazione che ha completato il ciclo vaccinale: in percentuale corrisponde al 2,13 rispetto alla media italiana che si attesta invece al 2,25%. Tra gli over 80, ha completato il ciclo vaccinale l'1,4% contro il 2,9% della media italiana.

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