In Trentino dodici operatori sanitari avrebbero ricevuto un’iniezione di soluzione fisiologica anzichè il vaccino Pfizer-BioNTech. L’Azienda provinciale per i servizi sanitari ha precisato che la situazione si è già risolta specificando «che il caso è stato prontamente individuato grazie ai protocolli di controllo utilizzati dalle strutture sanitarie aziendali».
Secondo l’Apss, «le check-list prevedono tra l’altro, una comparazione tra dosi preparate e somministrate e flaconi residui ancora integri che hanno permesso di evidenziare una possibile mancata somministrazione».
L’Azienda sanitaria trentina ha sottolineato «che la somministrazione di soluzione fisiologica non comporta nessun rischio per la salute dei soggetti coinvolti». AGI
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