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Sesso e lacrime a Palermo, il racconto della baby miss costretta a prostituirsi dai due manager

I retroscena della storiaccia venuta fuori giovedì scorso a Palermo, quando due manager della moda e un altro uomo sono stati arrestati per aver organizzato un giro di prostituzione in cui coinvolgevano aspiranti modelle, anche minorenni.

Il dolore che teneva dentro l’avrebbe convinta a farla finita perché era stanca di «sentirsi sporca», perché le avevano «fatto una specie di lavaggio del cervello» e non ne poteva più. È il 10 agosto del 2019 quando la ragazza manda un messaggio su Whatsapp al suo fidanzato. E da lì cambia tutto: la sua denuncia grazie al coraggio e al sostegno della madre ha portato all’arresto del manager delle miss, Francesco Pampa, 42 anni, e del suo socio Max Vicari, di 44, assieme ad un altro indagato, Filippo Giardi, di 36, agli arresti domiciliari.

«Io stessa, inizialmente, ho firmato una liberatoria che autorizzava all’utilizzo delle immagini di mia figlia... - ha raccontato la madre della ragazza che aveva cominciato a lavorare per la Vanity models management a 15 anni - fornivo la mia autorizzazione alla partecipazione alle sfilate di moda. Nel corso degli anni abbiamo intessuto con i titolari un rapporto di amicizia. Io stessa accompagnavo mia figlia quando faceva i book fotografici o partecipava alle sfilate o ai casting, poi dato il rapporto che si era instaurato tra di noi, mi fidavo di loro...»

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