
Ultimo giorno prima della zona rossa in Sicilia. Una ordinanza molto restrittiva del presidente della Regione in vigore da mezzanotte, impone una sorta di lockdown in tutti i comuni dell'Isola.
Salvo le deroghe concesse per motivi di lavoro e di salute, non sarà consentito oltrepassare i confini del proprio comune fino al prossimo 31 gennaio. In più, contrariamente a quanto previsto per le festività natalizie e dal Dpcm nazionale, non sarà prevista la possibilità di raggiungere amici o parenti.
Cambia molto poco rispetto al coprifuoco totale della scorsa primavera. Non ci sono le medesime restrizioni sullo smart working, le scuole dell'infanzia, le elementari e le prime medie resteranno aperte ma praticamente tutte le attività commerciali resteranno con le saracinesche abbassate per le prossime due settimane.
Ecco, punto per punto, cosa prevede l'ordinanza diffusa ieri dal governatore Nello Musumeci.
Divieto di entrata e di uscita dal territorio regionale, divieto di accesso e allontanamento dal proprio comune, salvo che per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità e motivi di salute. Divieto di circolare, a piedi o con qualsiasi mezzo pubblico e privato, all’interno del territorio comunale, ad eccezione di comprovate esigenze di lavoro, per l’acquisto di generi alimentari e beni di prima necessità, per ragioni di natura sanitaria.
Diversamente da quanto previsto dal Dpcm, sono vietati anche gli spostamenti, una volta al giorno, verso una sola abitazione privata nei limiti di due persone per fare visita ad amici e parenti. Vengono mantenuti i controlli per i passeggeri in arrivo nell’Isola (registrazione obbligatoria sul sito dedicato e tampone rapido).
Le attività di palestre, piscine, circoli, centri benessere e centri termali sono sospese, fatta eccezione per l'erogazione delle prestazioni rientranti nei livelli essenziali di assistenza per le attività riabilitative o terapeutiche e per gli allenamenti degli atleti, professionisti e non professionisti, che devono partecipare a competizioni ed eventi riconosciuti di rilevanza nazionale con provvedimento del Coni o del Cip.
In linea col Dpcm, svolgeranno attività didattica in presenza i servizi educativi per l’infanzia, la scuola dell’infanzia, la primaria e il primo anno della scuola secondaria di primo grado. Tutte le altre classi scolastiche e le Università continueranno con la didattica a distanza. Resta la possibilità di svolgere attività in presenza qualora sia necessario l’uso di laboratori e per mantenere una relazione educativa che realizzi l’effettiva inclusione degli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali.
Restano sospese tutte le attività commerciali al dettaglio, fatta eccezione per la vendita di generi alimentari e di prima necessità. Aperti lavanderie, barbieri e parrucchieri, edicole, tabaccai, farmacie e parafarmacie.
Sospese le attività di ristorazione (bar, pub, ristoranti, gelaterie e pasticcerie). Resta consentita la ristorazione con consegna a domicilio, nonché, fino alle 18, la ristorazione con asporto, con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze dei locali.
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