Disertare la Dad e le aule, per i pochi che ritorneranno in presenza. La Rete degli studenti medi lancia lo sciopero della scuola in varie città per domani 11 gennaio, data dove solo in tre regioni gli istituti superiori torneranno in presenza.
"Vogliamo la scuola in presenza ed essere priorità del paese, basta rimandi e rimpalli. Il coinvolgimento degli studenti è stato assente e le misure sono insufficienti a garantire il diritto allo studio per tutte e tutti", scrivono in una nota. L'iniziativa è partita dalla Rete degli studenti medi del Lazio ma sarà adottata anche in altre città.
"Chiediamo a tutti gli studenti e tutte le studentesse di assentarsi dalle proprie ore di lezioni per tutta la giornata di lunedì 11 gennaio e partecipare alla mobilitazione -scrivono i promotori- vogliamo mettere in luce le mancanze di un sistema che vive continui tagli da vent'anni, vogliamo evidenziare che la scuola non è oggi prioritaria come dovrebbe, vogliamo esprimere dissenso per la gestione pessima di questo secondo rientro scolastico. Ci priviamo un giorno della scuola per non esserne privati mai più".
"Gli interventi sui trasporti, sugli spazi e sul tracciamento che più di duecento rappresentanti degli studenti avevano chiesto a dicembre non sono sufficienti e le misure per ridurre l'impatto negativo dello scaglionamento orario sulla vita degli studenti sono ancora troppo poche - aggiungono -. Vogliamo la scuola in presenza, vogliamo una scuola sicura e vivibile, vogliamo un sistema di trasporti funzionante con degli investimenti mirati che possano seriamente sopperire alle mancanze di tutti questi anni, vogliamo un sistema di tracciamenti efficace e vogliamo che si investa per risolvere le pessime connessioni delle scuole". ANSA
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