Un nuovo criterio potrebbe essere introdotto per far scattare in automatico la zona rossa: se l'incidenza settimanale dei nuovi casi supererà i 250 ogni 100 mila abitanti, partiranno le misure restrittive per l'intera regione. A prevederlo dovrebbe essere il prossimo Dpcm sul quale sta lavorando il governo.
La soglia sarà introdotta anche per evitare casi come quello del Veneto dove non è scattata la zona rossa, nonostante l’alto numero di nuovi positivi, perché le strutture sanitarie hanno retto bene finora e quindi la valutazione dei parametri è stata positiva. Ma adesso il governo vuole dare un'ulteriore stretta, anche perché avere fino a 50 casi ogni 100 mila abitanti permette un tracciamento dei contatti, mentre durante la seconda ondata si è raggiunto un picco di 350-400 casi settimanali ogni 100 mila abitanti. Attualmente la media nazionale è fra 150 e 170.
A proporre la soglia è stato l'Istituto superiore di Sanità ed è stata condivisa dal Cts. La prossima settimana è in programma un incontro tra governo, regioni ed enti locali per un accordo.
Un parametro del genere al momento mette al riparo la Sicilia dalla zona rossa ma non si possono certo dormire sonni tranquilli: nella settimana che va dal 28 dicembre al 3 gennaio, infatti, si sono avuti in totale 6.931 casi cioè 140 ogni 100 mila abitanti: una cifra abbastanza lontana dal limite e in linea con la media nazionale. Ma questa settimana sta andando già peggio: nei primi cinque giorni siamo già a 9.775 casi, cioè 197 casi ogni 100 mila abitanti ma mancano ancora i dati di domani. Se per ipotesi domani si superassero i 2.600 casi secondo questo criterio scatterebbe la zona rossa. La soglia totale, infatti, in Sicilia è di 12.370 casi circa in una settimana. Si tratta di una media di 1.767 casi al giorno che già è stata superata per due giorni consecutivi (i nuovi contagi ieri sono stati 1.842, dato che ha sfiorato il record di casi in un giorno che è di 1.871 del 19 novembre, oggi sono 1.839).
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