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Il Cts: "Scuole chiuse e dad anche alle elementari in Sicilia". Ma la Regione frena

La Sicilia vicina a diventare zona rossa e le conseguenze andrebbero a coinvolgere anche la scuola, che ancora una volta rischia di non riaprire i battenti. Secondo la relazione del Comitato tecnico scientifico regionale infatti la zona arancione non basterebbe a contenere la terza ondata di Coronavirus che sta investendo l'Isola e negli ultimi giorni ha causato un netto aumento dei contagi.

Al confronto con il Cts erano presenti anche gli assessori regionali all’Istruzione Roberto Lagalla e alla Salute Ruggero Razza. Le intenzioni della Regione, così come già detto nei giorni scorsi, sarebbero quelle di far tornare in classe solo dopo fine mese gli studenti delle superiori mentre rimarrebbero aperti asili e scuole primarie e secondarie di primo grado.

Il Cts però spinge per un provvedimento più stringente: niente lezioni in presenza e ricorso alla dad anche per elementari e medie, ok invece all'apertura delle scuole per l'infanzia. Una scelta che allontanerebbe per il momento l'urgenza di somministrare i vaccini anche agli insegnanti e al personale scolastico.

C'è anche un terza strada, una via di mezzo che prevede l'apertura degli asili già da lunedì, una settimana di dad per elementari e medie per poi rientrare in classe il 18 gennaio, mentre per le scuole superiori si dovrebbe comunque aspettare la fine del mese per le lezioni in presenza.

Domani la giunta Musumeci si riunirà per prendere una decisione. Nel frattempo a Palermo e Catania i sindaci Leoluca Orlando e Salvo Pogliese hanno firmato due ordinanze con cui dispongono la chiusura di tutte le scuole per le giornate di domani e sabato.

"È necessario - ha dichiarato Orlando - adottare ogni utile provvedimento che serva a limitare le esigenze di spostamento e il rischio di assembramenti e in qualità di sindaco ho appena firmato quello che mi è, allo stato, possibile adottare. Restiamo in attesa che dai governi nazionale e regionale arrivino indicazioni chiare e univoche su come affrontare questa nuova ondata".

"In questa condizione di perdurante incertezza - gli fa eco Pogliese - è doveroso per quelle che sono le nostre competenze intervenire con misure di prevenzione che siano tempestive e idonee a contrastare il propagarsi anche potenziale del virus. Per questo chiudiamo le scuole di ogni ordine e grado domani e sabato".

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