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Città semideserte, a Natale 55 mila controlli: 823 multe in Italia

Città quasi deserte in Italia per il Santo Stefano in zona rossa e dati giornalieri dell'epidemia che risentono molto del Natale: si dimezzano quasi casi e vittime, mentre sale ancora il tasso di positività, ma sono quasi la metà anche i tamponi e mancano del tutto i dati della Provincia autonoma di Bolzano. Preoccupa sempre la situazione del Veneto, che dopo aver superato i 5 mila test positivi in un giorno - venerdì - fa i conti con due possibili nuove varianti locali del coronavirus, spiegano le autorità sanitarie regionali.

Nel complesso è stata una giornata sospesa in attesa delle prime vaccinazioni del V-Day, domani a Roma e in tutta Italia, snodo cruciale del periodo e segnale di speranza per il 2021. Intanto i controlli delle forze dell'ordine relativi al 25 dicembre sembrano descrivere un Paese diligente. Sono state verificate 55.486 persone, secondo i dati del ministero degli Interni: di queste, 823 sono state sanzionate, 7 denunciate per aver violato la quarantena. Sono state invece 8.794 le verifiche sulle attività commerciali, che hanno portato alla chiusura di 9 negozi e a sanzioni per 31 titolari. Se gli effetti delle festività e degli assembramenti da shopping e da aperitivo sui contagi si vedranno tra qualche settimana, la curva rallenta, ma meno di quanto auspicato. I tamponi processati a Natale sono stati appena 81 mila, dando circa 10 mila e 400 positività.

Il tasso di positività - rapporto tra casi individuati e test effettuati -, che venerdì era schizzato al 12,5%, sale ancora al 12,8%; ma i numeri troppo piccoli considerati non lo rendono molto attendibile, sottolineano gli esperti. Le vittime del giorno sono 261, anch'esse in netto calo sulla media del periodo, ma altro dato da prendere con le pinze. I pazienti ricoverati nelle terapie intensive scendono di 2 unità e quelli nei reparti ordinari di 98 unità, un calo parecchio al di sotto delle giornate precedenti. Si registra comunque un aumento degli attualmente positivi di 1.055 unità.

Insomma il giorno superfestivo pesa sui dati, oltre all'assenza dei numeri dell'Alto Adige, che pure conta per meno dell'1 per cento della popolazione italiana. In Lombardia, la regione di gran lunga più colpita dal Covid-19, l'indice di positività risale al 10,47%, 36 sono i decessi e quasi 1.000 gli attualmente positivi in più. Anche in Piemonte risalita ulteriore del tasso al 15,42%. L'attenzione principale si concentra sul Veneto, il grande ammalato della seconda ondata, che anche in una giornata tanto particolare fa segnare oltre 2.500 tamponi positivi. Il tasso di positività scende dall'altissimo 36,6% di venerdì - tre volte la media nazionale, oltre un positivo ogni tre tamponi - al 14,23%, con un numero comunque rilevante di test, quasi 18 mila. Nove i posti in terapia intensiva occupati in più terapie intensive in più e quasi 1500 gli attualmente positivi in più. Considerando anche i 33 decessi la situazione resta critica.

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