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Forte scossa di terremoto di 4.4 nella zona di Ragusa: avvertito in mezza Sicilia, anche a Palermo

Forte scossa di terremoto in mare alle 21,27 lungo la costa di Ragusa. La terra ha tremato per una decina di secondi con una intensità di magnitudo 4.4 seminando il terrore in molte zone della Sicilia ma senza causare, almeno per il momento danni evidenti.

La scossa è stata avvertita in varie provincie dell'Isola, anche in alcune zone di Palermo nei piani più alti dei palazzi. Ma è soprattutto tra Ragusa e Siracusa che ha creato momenti di panico, scene di terrore con gente in strada. I centralini dei vigili del fuoco e la centrale operativa della Protezione Civile regionale sono stati tempestati da centinaia di telefonate provenienti da tutta la regione. La maggior parte delle chiamate, tuttavia, non è stata finalizzata alla segnalazione di danni quanto piuttosto alla richiesta di informazioni sull'intensità della scossa e sulla zona interessata.

La forte energia ha fatto temere danni importanti, ma dalle prime verifiche effettuate dal Dipartimento della Protezione civile non risultano danni e feriti. Anche i vigili del fuoco confermano il dato sottolineano che le sale operative hanno ricevuto finora solo chiamate per informazioni e nessuna richiesta di soccorso.

"Non risultano finora danni a persone a seguito delle scosse di terremoto registrate stasera nel Ragusano, ma molta paura, soprattutto a Vittoria e Acate" conferma il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci che è in contatto con il prefetto di Ragusa Filippina Cocuzza e con il capo della Protezione civile regionale Salvo Cocina per un costante aggiornamento.

Il sisma è stato nettamente avvertito nel Ragusano, nel Siracusano, nel Catanese ma anche in molte zone del Messinese, nell'Agrigentino e del Palermitano.

L’epicentro è stato localizzato a 15 chilometri da Marina di Acate, ad una profondità di 30 chilometri. "Abbiamo registrato centinaia di chiamate ai centralini di vigili del fuoco e Protezione civile di persone impaurite ma non si registrano danni per la popolazione - spiega Cocina -. Qualche possibile danneggiamento potrebbero averlo riportato vecchi edifici della fascia costiera ragusana, ma attualmente sono in corso ulteriori verifiche sul territorio da parte di sindaci e protezione civile".

Nella zona Marina di Ragusa è stato sentito un forte boato, poi un tremore della terra che è durato più di una decina di secondi. Lo stesso è accaduto a Pozzallo dove gli abitanti hanno sentito il boato, quindi in molti sono usciti dalle proprie abitazioni, soprattutto quelle non antisismiche, dove il tremore degli edifici è stato più forte.

A Ragusa dopo un paio d'ore dal sisma è tornata la calma sia nella parte storica sia nella parte alta della città, anche se alcuni gruppi di persone hanno deciso di passare la notte in macchina temendo repliche.

Il sindaco di Comiso Maria Rita Schembari, intanto, ha annunciato un’ordinanza con la quale dispone la chiusura delle scuole domani per verificare eventuali danni agli edifici causati dalla scossa di terremoto. Le attività didattiche sono sospese per l’intera giornata del 23 dicembre e fino al completamento dei controlli.

Il terremoto ha generato momenti di panico anche in molte zone della provincia di Siracusa. In città nella zona di piazza Adda i palazzi hanno tremato creando paura tra gli abitanti. Anche a Floridia e Solarino, così come nella zona sud, Portopalo, Pachino, Rosolini e Noto, il terremoto ha generato paura. A Floridia nella zona delle Torri di Vignalonga le persone sono scese in strada.

"Per il momento non si registrano danni a cose e persone. C'è tanta paura tra la popolazione, molta della quale ha preferito scendere in strada ed era comprensibilmente impaurita", ha detto il sindaco di Siracusa, Francesco Italia. "Ci sono in giro i vigili del fuoco ed il personale della Protezione civile - ha aggiunto - per fare una ricognizione ma ancora non abbiamo segnalazione di danni e speriamo davvero che non ce ne siano. Io ero a casa, ho avvertito la scossa: davvero ha fatto paura".

Il sisma ha coinvolto anche le linee ferroviarie, in particolare quella tra Canicattì-Gela e Gela-Lentini, in assenza treni. Sulla Gela-Modica-Siracusa il treno regionale 5471 è stato fermato a Genisi e il regionale 12944 a Sampieri. Richiesta l'attivazione di servizi sostitutivi. Disposte verifiche da parte dei tecnici Rfi.

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