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Coronavirus, Gimbe: "Sicilia poco sotto la soglia di saturazione delle terapie intensive"

Nell'ultima settimana si è assistito in Italia ad un rallentamento dell'epidemia di coronavirus, ma i numeri continuano a rimanere molto alti. È quanto emerge dal monitoraggio della Fondazione GIMBE nella settimana 18-24 novembre.

Rispetto alla settimana precedente oltre 216 mila nuovi casi e 4.842 decessi. Quasi 780 mila casi attualmente positivi, con soglie di saturazione di ospedali e terapie intensive superate in oltre 2/3 delle regioni.

La Sicilia, fino a martedì, assieme al Molise con il 29% sfiora ma non supera la soglia di saturazione dei ricoveri in terapia intensiva, un po' meglio Calabria con il 28% e Basilicata con il 21%, il Veneto è al 30%, mentre altre regioni superano la soglia di poco, la maggior parte invece sfora abbondantemente la quota limite. I dati emergono dal monitoraggio della Fondazione Gimbe di Bologna.

I casi attualmente di pazienti positivi per 100mila abitanti in Sicilia sono 764 contro la media del Paese che è di 1.363, nell’Isola si è registrato un incremento del 24,6% contro il 17,5 della media del Paese. I casi testati per 100mila abitanti in Sicilia sono 802, quindi + 27,4%, mentre in Italia la media è 1.290, con +27,9%.

Attualmente i posti letto in area medica occupati da pazienti Covid-19 in Sicilia sono il 38%, la media del Paese è del 43%, sfora dunque il limite previsto del 40% della soglia di saturazione che si abbassa la 30% per le terapie intensive.

Mentre l'European Centre for Disease Prevention and Control lancia l'allarme sui rischi di una revoca delle misure, la Fondazione GIMBE richiama alla responsabilità istituzionale: riaperture imprudenti per le festività natalizie rischiano di invertire nuovamente la curva del contagio vanificando i sacrifici già fatti.

 

 

 

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