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"Bevevano solo da bottiglie sigillate per paura di essere drogate": cosa accadeva ai festini di Genovese

Una immagine di Alberto Maria Genovese

Racconti e confessioni scabrose quelle che emergono dopo che è scoppiato il caso Genovese. Ragazze ammanettate per giochi sessuali, sostanza spacciata per droga ma che stordiva le giovani che venivano poi abusate e donne che decidevano di bere solo da bottiglie sigillate per paura di ingerire sostanze che potessero farle perdere il controllo e la lucidità. Sono i racconti di Christina Bertevello, influencer 24enne, intervistata questa mattina a Radio Capital durante la trasmissione condotta da Selvaggia Lucarelli e Chicco Giuliani, che ha partecipato una sola volta insieme al fidanzato di allora, amico dell’imprenditore, ai festini di Genovese ma riporta quanto confessato da alcune amiche o conoscenti che partecipavano abitualmente alle serate. "Sono stata lì 2 anni fa e non mi è successo niente ma quando nei giorni scorsi ho saputo dell’arresto ho capito il rischio che ho corso ad andare con tanta leggerezza a casa di uno sconosciuto", ha detto.

Alberto Genovese, imprenditore e fondatore di Facile.it fino al 2014, è stato arrestato nella notte tra venerdì 6 e sabato 7 novembre con l'accusa di violenza sessuale, detenzione e cessione di stupefacenti, sequestro di persona e lesioni. È accusato di aver stuprato una 18enne dopo averla drogata. Durante l’interrogatorio con il gip di Milano Tommaso Perna, Genovese ha detto di essere “da quattro anni dipendente dalla cocaina” e secondo la sua difesa, tutto ciò lo ha portato a “perdere il controllo” la notte del 10 ottobre, durante il party a cui era stata invitata anche la ragazza 18enne che lo ha denunciato per essere stata violentata e segregata per ore. Dopo l'arresto, altre ragazze avrebbero già testimoniato davanti agli inquirenti.

L'aspetto che rammarica ulteriormente Christina, che non è stata testimone diretta dei fatti ma alla quale sono state riportate le dinamiche, è, come racconta durante la trasmissione di Radio Capital, il fatto che molte delle ragazze che partecipavano ai festini hanno ancora paura di raccontare quanto avveniva: "Non conosco i festini di Genovese ma invito le ragazze che hanno avuto delle esperienze lì di denunciare tutto".

"Bisogna essere più accorti quando si frequentano questi tipi di feste, purtroppo dietro certi ambienti si celano queste trappole", ha detto Christina che ha frequentato posti simili e che adesso ha deciso di denunciare questo sistema.

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