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Acquistati milioni di tamponi, caccia agli asintomatici in Sicilia con test a tappeto

È partita l’operazione tamponi a tappeto. Senza tanto clamore da qualche giorno la Protezione Civile regionale ha pianificato l’acquisto di milioni di test rapidi e sta potenziando la capacità di analisi con l’obiettivo di arrivare dagli attuali 5 mila ad almeno 60 mila al giorno.

È una delle mosse che l’assessore Ruggero Razza e il presidente Musumeci hanno pianificato per cercare di arginare l’escalation di contagi che sta portando l’Isola a numeri mai visti nella prima ondata. L’obiettivo adesso è allargare i controlli a quante più persone possibile, andando molto oltre i casi che presentano qualche malessere, per intercettare i positivi asintomatici ed evitare che contagino a loro volta. In seconda battuta l’obiettivo è fare in modo che gli asintomatici vengano monitorati per evitare che manifestino poi problemi che richiederebbero il ricovero: non intasare gli ospedali è l’imperativo di queste ore perché proprio la tenuta del sistema ospedaliero è uno dei parametri che obbligherà a inserire la Regione nelle varie fasce che implicano misure restrittive più o meno gravi.

Dunque su questo cambio di strategia, deciso da qualche giorno, si sta muovendo la Protezione Civile regionale. La struttura guidata da Salvo Cocina ha bandito la prima gara per acquistare un milione e mezzo di tamponi rapidi, sia nella versione rinofaringea che in quella salivare. È una gara dall’importo di spesa notevole, circa 7 milioni. E per avere la misura di quanto la Regione stia investendo nell’operazione che punta ad estendere i controlli quanto più possibile basta pensare che la gara appena bandita prevede la possibilità di acquistare a brevissimo termine un analogo lotto.

Dunque in pochi giorni il sistema sanitario si doterebbe di altri 3 milioni di tamponi rapidi che verranno affidati - questo è già deciso - soprattutto ai pool di medici e infermieri neoassunti che stanno avviando i test nei drive in. A Palermo l’operazione è già partita con dati che hanno scardinato le precedenti stime sui contagi (10% in più del previsto).

Per l’acquisto di questa maxi dotazione di tamponi, Cocina ha convocato per martedì 21 ditte con cui verrà attivata la procedura negoziata. Con l’obiettivo di selezionare quelli più avanzati dal punto di vista dell’affidabilità del risultato.

Fra qualche giorno Cocina pubblicherà una seconda gara che vale circa 2 milioni e che serve a selezionare un’azienda che fornisca la cosiddetta stazione biologico-molecolare: si tratta della tecnologia per analizzare rapidamente tutti i test, anche quelli frutto di tampone tradizionale. «Dobbiamo arrivare ad almeno 50/60 mila risultati al giorno» è il target che Cocina ha fissato. «Solo così ci avvicineremo a quel tracciamento di massa che è il vero obiettivo di questa fase» ha aggiunto il capo della Protezione Civile siciliana.

Sempre con l’obiettivo di intercettare i positivi asintomatici la Protezione Civile finanzierà anche l’acquisto di una stazione di test rapidi per l’aeroporto di Catania: si tratta di 25 box di prelievo in cui possono essere controllati i passeggeri in arrivo. Il target da raggiungere in questo caso è ambizioso: «Dobbiamo fare in modo che si possano verificare fino a 3 interi voli alla volta e con una attesa massima di 30 minuti a passeggero» ha precisato Cocina. L’aeroporto di Palermo si è già organizzato autonomamente in questo senso anche se con una struttura più piccola.

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