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Dpcm, Sicilia in bilico tra fascia verde e arancione: bar e ristoranti a rischio chiusura, cosa può cambiare

Il decreto del ministero della Salute arriverà nel pomeriggio. E chiarirà a quale fascia di rischio appartiene la Sicilia. Di sicuro, almeno per il momento non sarà quella rossa, ovvero il quasi lockdown previsto per le regioni più a rischio.

Al momento sarebbe in fascia verde, che rispetto ad ora modificherebbe soltanto l'orario del coprifuoco dalle 23 (attualmente in vigore) alle 22, ma potrebbe durare solo alcuni giorni. La situazione della Sicilia è in bilico e si avvicina inesorabile al più temibile livello arancione, ovvero quello che impone la chiusura totale di bar e ristoranti che invece oggi possono stare aperti fino alle 18 e il divieto di uscire dal proprio comune di residenza.

L’indice Rt dell'Isola è infatti a un passo dalla soglia critica di 1,5 ed è uno dei parametri che tengono in bilico l'Isola sulle misure da adottare. L'ufficialità si avrà nelle prossime ore, ma secondo quanto trapela, per la Sicilia il livello verde che non comporterà altre significative restrizioni rischia di avere durata breve. Già dai prossimi giorni scatterebbero i divieti stabiliti per le aree più a rischio.

LE MISURE. Qualora scattasse la zona arancione non ci sarebbe solo la chiusura di bar e ristoranti, ma dovrebbero abbassare le saracinesche anche pub, gelaterie e pasticcerie. Salva la ristorazione con consegna a domicilio così come l’asporto, anche se solo fino alle 22 e con il divieto di consumare sul posto o nelle vicinanze del locale.

Esclusi dai divieti gli autogrill, gli aeroporti e i punti di ristoro degli ospedali. Resterebbero aperti anche i negozi (ma chiusi i centri commerciali nel weekend), consentite le attività di parrucchieri e centri benessere. Con la fascia arancione le limitazioni riguarderebbero anche gli spostamenti con il divieto di muoversi con mezzi di trasporto pubblici e privati verso un comune diverso da quello di residenza se non per esigenze di lavoro, studio, salute e necessità.

Per quanto riguarda le scuole, scatterà la didattica a distanza alle superiori, lezioni in presenza, invece, fino alla terza media ma con l'obbligo per gli studenti di tenere indossata la mascherina. Lo stop, come stabilito in tutta Italia, riguarderà musei e mostre.

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