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Bozza Dpcm: ristoranti e bar chiusi dopo le 18, più didattica a distanza, stop a feste e ricevimenti

Arriva un giro di vite per molte attività legate al tempo libero, dalle uscite per andare nei locali alla nuotata in piscina: il nuovo Dpcm contiene diverse restrizioni in questo senso per lasciare spazio alle attività essenziali. Un mini-lockdown, dunque, con alcune "raccomandazioni", come quella di spostarsi dalla propria città il meno possibile o di rinunciare ad invitare amici e parenti a casa. Confermate tutte le altre misure già in vigore, dalle mascherine al fermo delle fiere locali, dalla sospensione delle gare (fatta eccezione per quelle regionali, nazionali e internazionali) all’obbligo di restare a casa con 37,5 di febbre.

Le misure previste dalle ordinanze regionali restano solo se più restrittive rispetto alle misure del Dpcm; per esempio resta il 'coprifuocò dalle 24 nelle Regioni in cui è stato deciso anche se la misura non c'è a livello nazionale; verrà rimosso solo se i Governatori decidono in tal senso. Ecco tutte le novità.

CHIUDONO PALESTRE E CINEMA. Stop anche per piscine, terme, sale giochi, sale scommesse, sale bingo, casinò. Sono sospesi gli spettacoli aperti al pubblico in sale teatrali, sale da concerto, cinema e in altri spazi «anche all’aperto». Chiudono anche i parchi tematici, restano aperti invece i parchi e le aree giochi per i bambini ma resta obbligatorio il distanziamento.

BAR E RISTORANTI, SERRANDE CHIUSE ALLE 18. Da lunedì 26 ottobre le attività dei servizi di ristorazione (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie) sono sospese la domenica e i giorni festivi; negli altri giorni sono consentite dalle ore 5.00 fino alle 18.00. Sempre dopo le 18 è vietato il consumo di cibi e bevande nei luoghi pubblici e aperti al pubblico mentre è consentita la ristorazione con consegna a domicilio e quella da asporto.

SCUOLA, DAD AL 75% ALLE SUPERIORI. Le scuole superiori adotteranno una Dad pari al 75% delle attività e dunque un 25% in presenza su tutto il territorio nazionale, uniformando le ordinanze regionali. Resta in presenza l’attività didattica ed educativa per il primo ciclo di istruzione, materna, elementari e medie.

VIETATE LE FESTE, SI RACCOMANDA 'STOP OSPITI A CASA'. "Sono vietate le feste nei luoghi al chiuso e all’aperto, ivi comprese quelle conseguenti alle cerimonie civili e religiose. Con riguardo alle abitazioni private, è fortemente raccomandato di non ricevere persone diverse dai conviventi".

SOSPESI I CONCORSI PUBBLICI E PRIVATI. Dalla sospensione sono esclusi quelli per il personale sanitario e per quello della protezione civile. Salve, inoltre, "le procedure in corso".

NIENTE CONVEGNI E CONGRESSI. Si potranno tenere solo con modalità a distanza.

MANIFESTAZIONI SOLO 'STATICHE'. E nel rispetto delle distanze e delle altre misure di contenimento.

RACCOMANDATO DI RESTARE NEL PROPRIO COMUNE. "È fortemente raccomandato a tutte le persone fisiche di non spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati, in un comune diverso da quello di residenza, domicilio o abitazione, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi e non disponibili in tale comune".

POSSIBILE CHIUSURA DI PIAZZE ALLE 21. "Delle strade o piazze nei centri urbani, dove si possono creare situazioni di assembramento, può essere disposta la chiusura al pubblico, dopo le ore 21,00, fatta salva la possibilità di accesso, e deflusso, agli esercizi commerciali legittimamente aperti e alle abitazioni private". Lo prevede la prima bozza del Dpcm a cui sta lavorando il governo.

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