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Mafia, stop al bando di assegnazione diretta dei beni confiscati in Sicilia

Claudio Fava

L’Agenzia nazionale per i beni confiscati sospende il Bando per l’assegnazione diretta in Sicilia degli immobili confiscati. «Siamo grati all’Agenzia nazionale per i beni confiscati per aver raccolto la nostra preoccupazione prorogando al 15 dicembre i termini del bando», afferma il presidente dell’Antimafia siciliana Claudio Fava che due giorni fa aveva scritto al direttore dell’Agenzia e al ministro dell’Interno per testimoniare «lo stato in cui versano molti dei beni messi a bando: condizioni spesso fatiscenti con edifici tuttora abusivi o privi di abitabilità, beni a volte sconosciuti agli stessi coadiutori giudiziari che ne hanno la responsabilità e, soprattutto, immobili ancora occupati abusivamente da familiari dei boss mafiosi a cui sono stati confiscati».

«Abbiamo ricevuto questa mattina riscontro e risposta alla nostra sollecitazione da parte dell’Agenzia che si è impegnata a completare le operazioni di sgombero degli immobili tuttora occupati e ad estendere al 30 novembre il termine ultimo per lo svolgimento dei sopralluoghi, inizialmente fissato il 20 ottobre. Quaranta giorni in più che serviranno, è nostro auspicio, a mettere il bando nazionale dell’agenzia nella condizione di centrare l’obiettivo: assegnare ad associazioni no profit immobili e terreni confiscati a cosa nostra, evitando il loro definitivo deperimento».

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