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Coronavirus, l'allarme di Ricciardi: "Siamo al limite, massima attenzione"

Walter Ricciardi

"Sui contagi siamo al limite. Siamo messi meglio rispetto ad altri Paesi perché abbiamo fatto una serie di scelte durante e dopo il lockdown, ma adesso paghiamo l'allentamento della guardia che è avvenuto in estate". Così in una intervista al Messaggero il consulente del ministero della Salute Walter Ricciardi, membro italiano del board dell’Oms.

Il rischio è "un effetto a catena. Siamo ancora in condizione di controllare questi focolai. Ma non possiamo andare oltre, non dobbiamo più sgarrare". Rispetto ai tamponi per chi proviene da Paesi esteri, Ricciardi ritiene che altri Paesi potranno essere inseriti nella lista: "La Grecia adesso ha numeri buoni, non ha senso tenerla in quel gruppo. La Gran Bretagna invece ha numeri preoccupanti, come il Belgio e la Danimarca. Se non migliorano i loro dati, sono Paesi da tenere sotto controllo".

Sugli stadi "non è proprio il momento di abbassare la guardia, aspettiamo almeno due settimane per verificare cosa sta succedendo nelle scuole". Le discoteche invece "non sono apribili durante un’epidemia". Oggi le strutture sanitarie sono preparate? "Almeno 2 ospedali su 3 sono inadeguati. Alcune regioni come l’Emilia, il Veneto, anche il Lazio, sono messe bene. Altre sono molto indietro, è allarmante. Le terapie intensive sono preparate, abbiamo raddoppiato i posti. Per le sub-intensive sono preoccupato. Il potenziamento è avvenuto a macchia di leopardo".

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