Le famiglie dei calciatori libici detenuti in Italia per traffico di esseri umani hanno tenuto una manifestazione di fronte alla "base della marina militare" a Bengasi. Hanno chiesto, riporta il Libyan Address Journal legato al maresciallo Khalifa Haftar, che gli equipaggi dei pescherecci siciliani Antartide e Medinea restino in mano a Bengasi "finchè non saranno rilasciati gli atleti libici". La manifestazione, della quale il sito libico riporta diverse foto, si è tenuta ieri. "Chiediamo il rilascio immediato dei 18 pescatori sequestrati in Libia, in caso contrario siamo disposti a bloccare l’intera flotta di Mazara del Vallo e se non dovesse bastare coinvolgeremo tutti i nostri colleghi siciliani", aveva detto nella giornata di oggi all'Agi, Toni Scilla, presidente di Agripesca Sicilia, l’organizzazione a cui sono associati i due pescherecci mazaresi sequestrati. La vicenda viene monitorata dalla Farnesina che sta trattando il rilascio dei 18 marittimi tuttora bloccati a Bengasi, e tiene in apprensione l’intera marineria di Mazara del Vallo, composta da un centinaio di pescherecci di altura impegnati nella pesca del pregiato gambero rosso.