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Batterio killer a Verona, dopo i 4 neonati morti palermitana dà alla luce una bimba

Si chiama Anna Maria e pesa 2,840 chili la bimba nata due minuti dopo la mezzanotte all’Ospedale della Donna e del Bambino di Verona, a Borgo Trento, primo parto dopo la riapertura - avvenuta ieri dopo una lunga operazione di bonifica - del punto nascite che era rimasto chiuso dal 12 giugno scorso in seguito ai casi di infezioni da citrobacter che avevano provocato il decesso i quattro neonati tra il 2017 e quest’anno.

Dopo Anna Maria, questa mattina è venuto alla luce un bambino e seguiranno altre nascite in quella che è la più grande
maternità del Veneto, con più di 3000 parti all’anno. Un reparto scosso dallo scandalo del batterio-killer, sul quale oltre all’indagine della Commissione regionale che ha depositato ieri una relazione di 52 pagine, ha aperto un’inchiesta la Procura
della Repubblica che ha già raccolto le prime deposizioni dei genitori di alcune piccole vittime.

Maria Teresa Buccari, una palermitana che da quattro anni vive a Verona, ha deciso di far nascere la terza figlia nell’ospedale veronese dove avevano iniziato a seguire la sua gravidanza. «Un pò di paura ce l’avevo già prima per il Covid - ha detto la mamma di Anna Maria - però speravo di riuscire a far nascere qui la mia bambina». «E' comprensibile - ha concluso - che ci siano perplessità e che la gente abbia paura, soprattutto guardando dall’esterno, però io sono stata seguita dai medici di
questo ospedale e volevo partorire qui per finire dove avevo cominciato».

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