Ritardi sui test sierologici sui 105mila lavoratori siciliani del mondo della scuola. Lo screening per prevenire il contagio da Coronavirus in aula doveva partire lunedì scorso, ma i kit per poterlo effettuare sono stati distribuiti ai medici di famiglia solo ieri, come spiega Giacinto Pipitone in un approfondimento sul Giornale di Sicilia.
Dunque, sempre che tutti i docenti e gli amministrativi accettino di sottoporsi all'esame (gratuito ma non obbligatorio), riuscire a completare le operazioni entro la prima campanella, il 14 settembre, diventa una corsa contro il tempo. Anche perchè i medici che aderiscono allo Snami non hanno dato la disponibilità a ricevere i pazienti.
In Sicilia si partirà dunque lunedì. Alcuni lavoratori potranno recarsi dal proprio medico di famiglia, altri dovranno contattare l’Asp di appartenenza per fissare l’incontro con un altro medico che eseguirà il prelievo rapido di sangue con il metodo del «pungi dito». L’Asp di Palermo ha spiegato come fare: bisognerà inviare una mail (con oggetto «test scuole») all’indirizzo di posta elettronica [email protected] indicando, oltre al nome, anche un riferimento telefonico ed il Pta di appartenenza. In risposta, sempre per mail, verranno fornite le indicazioni su luogo e data di esecuzione del test.
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