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Coronavirus, in Sicilia cala l'indice di contagiosità ma l'Iss: "Situazione sta peggiorando"

La Sicilia non è più la Regione con l'indice di contagiosità (Rt) più alto in Italia. Un'indice che risulta essere superiore a 1 in cinque regioni, secondo il monitoraggio settimanale di Istituto Superiore di Sanità (Iss) e ministero della Salute relativi al periodo compreso fra il 10 e il 16 agosto. Il valore più alto di Rt è stato rilevato in Umbria (1,34), seguita da Abruzzo (1,24), Veneto (1,21), Lombardia (1,17) e Campania (1.02). L’indice Rt risulta invece pari a zero in Basilicata e Molise.

Fra le altre regioni, l’indice di contagiosità è più vicino a 1 in Sicilia (0.99, ma era 1.32 fino a sette giorni fa), Toscana (0,96) e Piemonte (0,95), seguiti a distanza da Marche (0,85), Calabria (0,77) e Lazio (0,73). Per il resto Rt è 0,45 in Emilia Romagna, 0,42 in Friuli Venezia Giulia, 0,41 nella provincia autonoma di Trento, 0.9 in Liguria e Sardegna, 0,8 in Puglia e Valle d’Aosta, 0,5 nella provincia autonoma di Bolzano.  L'indice di trasmissione nazionale calcolato sui casi sintomatici e riferito al periodo 30 luglio - 12 agosto 2020 è pari a 0.83 (0.67 - 1.06).

Intanto c'è un nuovo aumento dei casi, fondamentale mantenere misure di precauzione. "La tendenza è confermata verso il peggioramento. Viene confermato un aumento nei nuovi casi segnalati in Italia per la terza settimana consecutiva - si legge nel report -con una incidenza cumulativa (dati flusso ISS) negli ultimi 14 giorni (periodo 03/8-16/8) di 9.65 per 100 000 abitanti, in aumento dal periodo 6/7-19/7 e simile ai livelli osservati all'inizio di giugno". "La maggior parte dei casi è stata contratta sul territorio nazionale, mentre risulta importato da stato estero il 28,3% dei nuovi casi diagnosticati nella settimana di monitoraggio".

"In Italia, come in Europa e globalmente, si è verificata una transizione epidemiologica dell'epidemia da Sars-CoV-2 - si legge nel documento - con un forte abbassamento dell'età mediana della popolazione che contrae l'infezione. L'età mediana dei casi diagnosticati nell'ultima settimana è di 30 anni".

I casi di infezione diagnosticati recentemente sono legati soprattutto ad attività ricreative, risultano essere meno gravi e in maggioranza asintomatici.  "In tutte le Regioni e Province autonome anche in questa settimana di monitoraggio sono stati diagnosticati nuovi casi".  E ancora: "Il 28,6% dei nuovi casi diagnosticati in Italia è stato identificato tramite attività di screening, mentre il 34,0% nell'ambito di attività di contact tracing. Quindi, il 63% dei nuovi casi sono stati diagnosticati con attività di screening e indagine dei casi con identificazione e monitoraggio dei contatti stretti".

 

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