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Ocean Viking, al via il trasferimento dei migranti. Polemica sui tamponi

I 180 migranti a bordo della Ocean Viking verranno trasbordati nelle prossime ore sulla nave quarantena Moby Zaza al largo di Porto Empedocle per il periodo di quarantena. L'iter comunicato ieri dal Viminale, fino ad adesso, è stato rispettato.

A bordo della Ocean per fare i tamponi ai 180 migranti sono saliti i medici dell’Asp di Ragusa insieme a tecnici del laboratorio di analisi e sanitari dell’Usmaf che hanno raggiunto lo scafo su un’imbarcazione della Guardia Costiera. Ad accompagnarli c'era anche il direttore generale dell’Asp Ragusa, Angelo Aliquò.

Tutti i migranti sono stati sottoposti a tampone e domani si dovrebbero conoscere gli esiti. Nel frattempo, probabilmente alle 8 la Ocean dovrebbe giungere a Porto Empedocle anche se la nave della ong Sos Mediterranee non ha, sempre per il momento, un Pos assegnato. La Ocean Viking dovrebbe restare pertanto in rada e il trasbordo
dei 180 migranti sulla nave-quarantena Moby Zazà dovrebbe avvenire sempre in rada e solo dopo l'esito dei tamponi. Ad occuparsene sarà la Guardia costiera di Porto Empedocle.

Soddisfazione da parte dell'equipaggio dell'Ocean Viking. "La nave ha finalmente ricevuto le istruzioni per lo sbarco a Porto Empedocle, in Sicilia. L’inutile ritardo di questo sbarco ha messo a rischio la vita dei migranti - scrive SOS Mediterranee sui social -. Negli ultimi giorni, l’UE ha taciuto. Non abbiamo visto alcuna iniziativa per riavviare l’accordo di Malta per il trasferimento delle persone soccorse. Non c'è stato alcun segno di solidarietà con gli Stati costieri".

E, scrive l’Ong, "il medico che è stato sulla Ocean Viking ieri ha confermato la nostra valutazione nel suo rapporto ufficiale alle autorità: 'Sono stato in grado di vedere un enorme disagio psicologico sulla nave tale da considerare la situazione quasi fuori controllo, per gli ospiti e l’equipaggio".

"Il senatore Grasso (Leu) chiede di fare sbarcare i migranti senza attendere l’esito del tampone. Se ne frega dei siciliani, pur di apparire a difesa dei deboli. Peccato che la vera difesa a tutti i deboli viene da noi che abbiamo inviato, a bordo della Ocean Viking, medici per visitare i migranti proteggendo così sia queste persone che i siciliani". Lo dice l’assessore alla Salute della Regione Siciliana, Ruggero Razza replicando ad una nota di Grasso che chiedeva di far sbarcare immediatamente i migranti prima dell'esito dei tamponi. "È inaccettabile pensare che 180 persone, tra cui molti minori, siano ancora a bordo della Ocean Viking: si facciano sbarcare subito e si predisponga una quarantena sulla terraferma", aveva scritto su Facebook.

"Mi stanno chiamando tantissimi concittadini, esasperati dalla situazione. Non abbiamo solo il problema della Moby Zazà che, alla fine, consente una sorta di garanzia visto che i migranti che sono su questa nave non vengono a contatto con la popolazione. Ma ai migranti della nave-quarantena si aggiungono quelli che arrivano con il traghetto da Lampedusa". Così il sindaco di Porto Empedocle, Ida Carmina, in merito alla scelta di far arrivare in rada a Porto Empedocle la Ocean Viking con 180 migranti a bordo.

"La Moby Zazà era stata richiesta, visto che le ong non sarebbero dovute approdare in Italia, per evitare che i migranti sbarcati a Lampedusa viaggiassero col traghetto e quindi con le ovvie ricadute, in termini di pericolosità, per quanti utilizzano il traghetto di linea - spiega Carmina - . Adesso, invece, si è optato per fare della Moby Zazà il rifugio delle navi delle ong che, fra l’altro, agiscono in violazione delle leggi sugli assembramenti e stiamo vedendo che non fanno altro che portare qui, situazioni di grave emergenza sanitaria da loro stessi dichiarata. Riterrei giusto che i miei concittadini, gli esercenti commerciali che stanno perdendo la stagione turistica vengano indennizzati e risarciti. Ne avevo già parlato con qualche deputato del movimento Cinque Stelle - aggiunge - perché davvero noi non possiamo pagare per tutta Italia le scelte indotte da altri. Porto Empedocle è sempre stata una città accogliente, negli anni sono passati da questo porto migliaia e migliaia di stranieri. Nessuno ha mai detto nulla e mai nessuno ci ha rivolto uno sguardo benevolo per questo fatto. Tuttavia, adesso, la situazione è diversa: ogni persona che arriva potrebbe essere portatore di contagio, ma questo vale non solo per gli extracomunitari. E infatti ci sono delle limitazioni per chi vuole arrivare dall’America o da altri Paesi. Queste gente invece non sappiamo neanche da dove arriva".

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