Un post nel cuore della notte. Una foto del padre sorridente con le braccia al cielo dopo l'ennesima vittoria. Niccolà Zanardi, figlio di Alex, su Instagram non nasconde le sue forti emozioni in un momento di grande angoscia.
"Mi manca quel tuo sorriso, ma so che lo rivedrò presto, tutti noi lo rivedremo presto", scrive il giovane che due giorni fa aveva postato una foto in cui stringeva la mano del babbo nel letto dell’ospedale di Siena.
Intanto, un flusso continuo di messaggi, telegrammi, telefonate sta continuando ad arrivare all'ospedale di Siena da parte di persone che vogliono dimostrare la propria vicinanza ad Alex Zanardi. Incoraggiamenti, auguri, grandi 'forza Alex' provengono non solo dall'Italia, ma si può dire da tutto il mondo, anche dall'Australia e dagli Stati Uniti dove Zanardi ha corso e vinto ben due campionati di Formula Cart, la Formula 1 nordamericana.
La portineria del policlinico è diventata il punto di contatto fra il pubblico che lo ammira e Zanardi che lotta nella terapia intensiva, dove secondo l'ultimo bollettino le condizioni cliniche vengono date per stazionarie e l'impegno certosino di medici e infermieri non viene meno un attimo. Anche per la gestione di questa corrispondenza c'è un criterio organizzato: tutto viene depositato all'ufficio Urp, che la custodisce, e qui vanno a ritirarla i familiari.
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