Salvo colpi di scena l'Italia riaprirà mercoledì 3 giugno. Spostamenti liberi tra regioni, crisi superata secondo quanto rileva l'indice dei contagi.
Eppure c'è un dato politico non certo silenzioso. Ed è la preoccupazione di diverse Regioni, soprattutto quelle del centro sud che hanno un numero di casi di coronavirus molto basso, di trovarsi il virus in casa per gli spostamenti di chi arriva da territori dove invece la circolazione del Covid è molto più alta.
Un timore già espresso nei giorni scorsi da Sardegna, Sicilia e Puglia alle quali ieri si sono aggiunti anche il Lazio e la Campania, con Vincenzo De Luca che non ha usato giri di parole: "È del tutto ragionevole - ha detto il governatore campano - che se c'è un territorio con un altissimo numero di contagiati, questo territorio debba avere delle limitazioni alla mobilità".
Per questo il ministro degli Affari Regionali Francesco Boccia sentirà uno ad uno i presidenti delle Regioni - al momento non è infatti prevista una riunione della Conferenza Stato-Regioni - proseguendo quel confronto che va avanti ormai da una settimana e che continuerà fino al 3. Ribadendo un concetto già espresso: si riparte tutti insieme.
E in Sicilia, per dare un contributo a gestire questa fase delicata ci sarà la consulenza di Guido Bertolaso. Molto probabilmente l'ex capo della protezione civile presto si stabilirà per un po' in Sicilia. Secondo indiscrezioni, ma anche secondo quanto lo stesso Bertolaso ha fatto intendere potrebbe fare da super consigliere per la gestione della fase 2 nell'isola, con particolare attenzione all'aspetto turistico e sanitario, su cui punta molto il governo per sostenere l'economia dell'isola.
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