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Scuola, mascherine o visiere per i bimbi? In Sicilia la task force valuterà i dispositivi

A settembre i bambini degli asili e delle elementari dovrebbero tornare a scuola, emergenza Covid permettendo, e in questi mesi si sta cercando di mettere a punto un protocollo che possa permettere la massima sicurezza nelle aule. In Sicilia, nelle ultime ore, si sta dibattendo su quale dispositivo sia meglio far indossare agli studenti, visiera o mascherina.

Il capogruppo all’Ars dell’Udc, Eleonora Lo Curto, che nella sua professione ha guidato istituto comprensivi e circoli didattici di Marsala, ritiene che "i bambini della scuola dell’infanzia e gli alunni della scuola primaria siciliani vengano dotati gratuitamente di una visiera protettiva anziché della mascherina".

L'onorevole spiega anche la motivazione: "Questo dispositivo di protezione individuale rende possibile una maggiore interazione sociale e aiuta lo sviluppo dell’empatia tra i piccoli con riflessi certamente positivi anche nell’apprendimento". Ma i benefici sarebbero anche economici: " Le visiere infatti sono dispositivi di lunga durata e garantiscono la sicurezza sanitaria".

La Lo Curto ha chiesto all’assessore regionale alla Pubblica istruzione, Roberto Lagalla, di scegliere questo dispositivo e di "destinare le somme per l’acquisto delle visiere anti Covid-19 direttamente alle istituzioni scolastiche. Ho registrato la disponibilità dell’assessore Lagalla a procedere in tale direzione".

La risposta dell'assessore non si è fatta attendere e così attraverso una nota ha fatto sapere di essere "d’accordo con l’onorevole Lo Curto, in merito alla necessità di prestare particolare attenzione agli alunni più piccoli, fornendo dispositivi tollerabili e compatibili con il loro sviluppo psico-relazionale. Adotteremo quindi - ha precisato - le misure più adeguate per tali esigenze e, a riguardo, sottoporremo la proposta alla valutazione della Task force che, su impulso del Presidente Musumeci, abbiamo appena istituito per programmare le modalità di ripresa delle attività didattiche, in coerenza con le direttive ministeriali di prossima emanazione e in raccordo con il Comitato tecnico-scientifico per l'emergenza Coronavirus della Regione Siciliana".

 

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