"È stata disvelata l’esistenza di un quello che può essere definito un vero e proprio centro di potere, che conosce e determina i fabbisogni della pubblica amministrazione e gestisce le relative dinamiche di spesa. Centro di potere nel quale si muovono pubblici ufficiali infedeli, faccendieri e imprenditori senza scrupoli disposti a tutto per ottenere appalti milionari". E’ quanto afferma il comandante del Nucleo di Polizia Economico - Finanziaria delle fiamme gialle palermitane, colonnello Gianluca Angelini, commentando l’operazione «Sorella Sanità» che ha portato all’arresto di 10 tra dirigenti dell’Asp siciliane e amministratori di società che ruotano nel campo degli appalti della sanità pubblica.
"Sono state indagini estremamente complesse che hanno denotato un quadro assolutamente allarmante e sconfortante relativo alla gestione degli appalti in un delicato settore quale quello della sanità pubblica. Le gare interessate sono quattro per un valore di circa 600 milioni di euro. Nel corso dell'indagine abbiamo rilevato grazie alle intercettazioni telefoniche ed ambientali che gli indagati applicavano un vero e proprio tariffario sulle commesse alle quali bisognava applicare il 5% che corrispondeva alla mazzetta che gli stessi avrebbero introitato nel tempo". E' quanto afferma, invece, il generale Antonio Quintavalle Cecere, comandante provinciale della Guardia di Finanza.
Caricamento commenti
Commenta la notizia